Autopsia sul corpo di Simonetta Gaggioli
Per il giallo di Riotorto indagati figlio e nuora
Nell’ambito dell’inchiesta aperta dalla Procura di Livorno, dopo il ritrovamento il 3 agosto del cadavere di Simonetta Gaggioli, 75 anni, dentro un sacco a pelo, in un fosso lungo la vecchia Aurelia a Riotorto (Livorno), sono stati indagati il figlio 47enne della donna, Filippo Andreani, e la nuora dell’anziana, Adriana Pereira Gomes. È questa la prima svolta nelle indagini, anche se il possibile coinvolgimento del figlio della ex funzionaria della Regione Toscana era nell’aria fin dall’inizio. L’iscrizione della Procura, come riportato ieri da Il Tirreno, è collegata all’autopsia: i due indagati potranno nominare un consulente. L’esame necroscopico è ritenuto indispensabile per capire le cause del decesso: dai primi accertamenti del medico legale non erano stati rilevati segni evidenti di violenza sul corpo della anziana. Al momento il reato ipotizzato dalla procura di Livorno è occultamento di cadavere. Si indaga anche sul lenzuolo che avvolgeva il cadavere. L’esame autoptico, effettuato ieri, serve agli inquirenti stabilire la causa della morte, se per cause naturali o «eventi esterni». L’esito potrà orientare meglio le indagini. Il medico legale Luigi Papi consegnerà la relazione nelle prossime settimane. I figli della coppia, che viveva grazie all’aiuto, anche economico, di Simonetta Gaggioli, sono stati affidati ai servizi sociali. Per il momento non sono stati ritrovati telefoni cellulari.