Il caso a Prato: lei ha un figlio autistico
Ha un camper, sfrattata dalla casa popolare
Una donna pratese madre di due figli — di cui uno autistico — ha ricevuto un avviso di sfratto dall’alloggio popolare, poiché, questa la sua colpa, possiede un camper. Rossana Stella, come hanno scritto ieri La nazione e il Tirreno, dipendente dell’Asl, 53 anni, ha ricevuto l’intimazione a lasciare la casa popolare in cui vive da 15 anni entro 60 giorni, nonostante l’amministrazione comunale pratese abbia già spiegato che il caso sarà analizzato nuovamente nelle prossime ore. Il caso nasce da una interpretazione restrittiva
La legge
Se vivi in un alloggio popolare non puoi possedere veicoli di 80 Kw di potenza
delle nuove norme sull’assegnazione delle case popolari, oltre che dai controlli che negli ultimi mesi hanno portato all’individuazione di numerose irregolarità tra gli assegnatari. Secondo le modifiche alla legge regionale, chi è assegnatario di casa popolare non può possedere veicoli di potenza superiore a 80 kw e il mezzo, con cui trasporta il figlio , la supera. Gli uffici dell’Edilizia pubblica comunale hanno quindi avviato una procedura che chiede alla donna di lasciare l’alloggio. La signora Stella ha quindi presentato le controdeduzioni allo sfratto, allegando una nuova certificazione dei servizi psichiatrici Asl che attestano che l’acquisto del camper sia stato «finalizzato alla cura e alla riabilitazione del figlio». Dopo aver saputo della complessa situazione Luigi Biancalani, assessore comunale ai Servizi sociali e vicesindaco di Prato, ha annunciato che «lo sfratto intanto verrà rimandato»