Festambiente, palco per il clima «Basta plastica, il pianeta urla»
Era già pioniere del plastic-free e dell’ecologia trentuno anni fa. E oggi porta avanti lo stesso messaggio, con ancora più determinazione. «Basta plastica, che sta invadendo i nostri mari. È ora di dire ad alta voce che il nostro pianeta sta urlando e che tutti noi, attraverso piccole buone pratiche, possiamo fare qualcosa per fermare il disastro climatico. Salvare il mondo è ancora possibile, adesso». In direzione futuro, scandito dalle parole del coordinatore Angelo Gentili, si muove dunque l’edizione 2019 di Festambiente, il festival nazionale di Legambiente che dal 14 al 18 agosto si spande per quattro ettari di pineta a Rispescia (Gr). E così non solo fonti rinnovabili, borracce e stoviglie riutilizzabili, cibo biologico e km 0, arredi riciclati e navette per incentivare la mobilità sostenibile. Stavolta è soprattutto dal palcoscenico che proviene il messaggio #salvailclima, motto dell’anno: saranno Daniele Silvestri (aprono Mirkoeilcane e Diodato), The Zen Circus (apre Giorgio Canali e Rossofuoco), Max Gazzè, Carmen Consoli e Alpha Blondy in persona – tra una canzone e l’altra– a lanciare appelli ambientalisti, mentre dietro le loro spalle scorreranno installazioni video sulla salute del pianeta. Prima, come sempre, allo spazio incontri si discuterà ogni giorno di ambiente, agricoltura e diversità: dalla testimonianza di don Luigi Ciotti, presidente di Libera, alla campagna «Io Accolgo», che unisce quarantadue esperienze solidali di accoglienza dei migranti. Nel mezzo, il 16 agosto, una giornata-manifesto che sancisce la nascita della rete dei festival sostenibili, a cui aderiscono Arezzo Wave, Umbria Jazz, il Primo Maggio di Roma, La Notte della Taranta e tanti altri. «Il cambiamento è iniziato, seguendo la scia tracciata decenni fa da Festambiente — continua Gentili — Quando eravamo una tribù di sognatori che parlava di ambientalismo e tutela del territorio. Adesso questa strada è diventata un percorso collettivo che tutti dobbiamo intraprendere. Per vincere una sfida epocale». A cominciare proprio dalle nuove generazioni, a cui sono rivolti laboratori di educazione ambientale, attività sportive, visite guidate.