Odio razziale e insulti: chiusa «Radio Studio 54»
Scandicci, il tribunale: il sequestro impedirà a Gheri di reiterare condotte analoghe
Sigilli a «Radio Studio 54» per odio razziale e diffamazione. A deciderlo è stato il Tribunale del Riesame per impedire allo speaker storico, Guido Gheri, di continuare ad utilizzare l’emittente contro «immigrati» e «nemici».
Radio Studio 54 è stata sequestrata un’altra volta. I carabinieri hanno infatti messo i sigilli all’emittente radiofonica su ordine del Tribunale del Riesame che ha accolto la tesi dell’accusa che il gip aveva bocciato. Guido Gheri, una delle voci più note dell’etere, è indagato per diffamazione e anche per il reato di odio razziale.
Nell’aprile del 2012 gli impianti erano stati sequestrati per «diffamazione e propaganda razzista». Questa volta i sigilli sono scattati per una storia che coinvolge un suo ex avvocato e un ex consulente. Il Riesame spiega che Guidi usa la sua radio «per una personale battaglia, da ultimo anche contro i soggetti che si sono messi sulla sua strada pur svolgendo una doverosa attività giudiziaria e che vengono a loro volta diffamati». Per l’odio razziale in una trasmissione aveva detto: «Vengono qua in Italia a fare il loro porcaccio comodo e a squartare, a mangiare, questi cannibali mostri, questi stupratori, violenti, spacciatori, fatti venire dal Partito Democratico». O anche frasi come: « Questi malati mentali... come si chiamano? Musulmani e cose varie che ce l’hanno col mondo». Immigrati che venivano a volte definiti «marziani». «Gli stranieri si difendono e non rischiano niente, possono fare qualsiasi cosa: anche se vengono arrestati, il giorno dopo sono fuori», aveva detto in radio. Per il Riesame Gheri ha usato la sua radio esprimendo nelle trasmissioni da lui stesso condotte «un vero e proprio odio razziale ed etnico diretto agli extracomunitari in quanto tali, come tale idoneo a determinare in concreto il pericolo di comportamenti discriminatori». Gheri era stato condannato per diffamazione nel 2014 e il consulente aveva ottenuto il pignoramento di alcuni beni di Gheri: per due anni non è stato possibile accedere a quei beni: il sequestro, dice il Riesame, «impedirà a Gheri di reiterare condotte analoghe».
Frasi incriminate «Questi cannibali vengono qui in Italia a fare il loro porcaccio comodo...»