Rocco va veloce
Franchi e futuro, ieri Commisso a pranzo alla Cantina Antinori con l’architetto che ha rifatto la Dacia Arena
Un Franchi finalmente ritrovato, centinaia di abbracci, il giro di campo e la corsa sotto la curva Fiesole. Ma anche la sconfitta (amara) con il Napoli che non lo ha fatto dormire granché. Il giorno dopo la prima volta al Franchi per Rocco Commisso ha lasciato il segno sul volto del patron che ha restituito entusiasmo a una città intera.
Così, con il viso sereno (ma un po’ stanco) e sempre disponibile si è mostrato ieri uscendo dal consueto hotel in centro diventato ormai il quartier generale viola. Insieme a lui la moglie Caterina, che ha sorrisi per tutti. Ne aveva regalato uno poco prima anche a Vincenzo Montella nel tentativo di consolarlo un po’, prima che l’allenatore lasciasse l’albergo e si dirigesse al centro sportivo per l’allenamento. Rocco invece si ferma davanti all’hotel. Arriva anche un suo compaesano, Antonio, a portargli un po’ di allegria con lo striscione che Gioiosa Ionica gli ha dedicato.
«Devo tornare a Gioiosa» promette Commisso che poi scappa via con la moglie e i suoi fedeli Joe Barone e Joseph Appio. Ma che domenica sarà quella del presidente, lo preannuncia proprio Barone in due parole «famiglia e lavoro per il futuro della Fiorentina». E quel futuro si chiama (anche) centro sportivo e stadio visto che la comitiva viola si dirige allo studio Archea, quello dell’architetto Giovanni Casamonti, famoso per aver costruito lo stadio nazionale di Tirana e riammodernato la Dacia Arena. E in un’intervento sul Corriere Fiorentino di qualche settimana fa lo stesso Casamonti aveva poi spiegato il suo progetto di ristrutturazione del Franchi e dell’area di Campo di Marte (preferibile a suo parere alla costruzione di un nuovo impianto). D’altronde nella conferenza di venerdì Rocco Commisso aveva annunciato che quello delle infrastrutture sarebbe stato un tema caldo che in queste due settimane avrebbe affrontato anche con una nuova conferenza stampa. La visita allo studio Archea, insomma, non appare del tutto casuale (Rocco ha bisogno di valutare bene tutte le eventualità) anche se, nello specifico, il tycoon ha voluto vedere il progetto utilizzato per la costruzione della Cantina Antinori, realizzata proprio Casamonti, dove poi Commisso e l’architetto sono andati a pranzo con tutta la famiglia (sono a Firenze anche le sorelle e collaboratori di Mediacom) restandoci fino al pomeriggio.
Buon cibo, buon vino e primi contatti in una realtà in cui si è ritrovato catapultato senza soste. Per questo la giornata di ieri è servita soprattutto per staccare e rilassarsi dopo una notte in cui «ho dormito poco ed ho anche rivisto la partita e oggi ho fatto molti giri tra pranzo, centro sportivo e stadio. Joe Barone mi fa lavorare tanto senza darmi un momento di riposo» scherza (ma mica tanto) con il suo braccio destro.
Prima di rientrare in albergo per guardare le partite di serie A il presidente però si ferma a parlare ancora un po’: «La squadra ha fatto molto bene secondo me. Mi sono subito complimentato con i ragazzi, questa è la squadra che voglio. Dobbiamo andare avanti così». E da questa mattina Joe Barone, che in questi mesi ha fatto da apripista alla nuova società su ogni fronte, gli fisserà nuovi appuntamenti, per parlare di centro sportivo, stadio (a breve ci sarà un incontro con Nardella) settore giovanile e squadra femminile. Insomma per Commisso quelle fiorentine non saranno certo giornate di vacanza.
Un po’ di stanchezza Tra selfie e saluti: «Barone mi fa lavorare tanto, senza darmi un minuto di riposo»