Corriere Fiorentino

RUBERY NO GOOD, OCCHÈI?

- Di Tony J. Giagobbo

Quattro a tre! Che bigghe matche sabato sera, che partitona! Magari, come disse quella volta Beckenbaue­r, a farne 4 noi e 3 loro, «there was more sauce», c’era più sugo.

Ma lottare s’è lottato, via! E ora non dite, come siete soliti a Firenze, «pull up to you the boobs», tìrati su le ciocce. The problem è che la Viola tiene Ribery, e loro del Napoli Rubery. Occhèi? Occhèi. Bread to bread e wine to Var, pane al pane e vino alla Var, per dimenticar­e che c’è, anche quando tornerebbe di vantaggio alla Fiorentina. Sarà questa la cifra della mia collaboraz­ione con il Corriere Fiorentino. My name is Giagobbo, Tony J.Giagobbo, presidente do’ Purple Club, do’ Viola Club del Broccolino. Il secondo della Big Apple, dopo quello «storico» del boss Alessandro Sisto. Il Purple Club dei convertiti, dei nuovi adepti. Pecché come tanti qui del Broccolino, e come i senesi tutti in Toscana, confesso che fino a yesterday tenevo per The Old Babbiona: la Juve. Ma today il mio cognome pare quasi fatto apposta: Giagobbo, «già gobbo» ma ora non più, da quando, sei mesi fa, Joe (Barone) mi convinse a seguire l’evoluzione del mio modello, e conterrane­o, Mister Rocco Commisso. Joe ha sempre argomenti convincent­i. Bravo Mister. La sua Fiorentina baby non ha giocato male: sebbene, Montella, pur’isso da buon napulitano, abbia disposto la difesa a presepe, una statuina qua e una là; sebbene la somma della classe e degli anni dei boys viola non pareggiass­e la classe e forse nemmeno gli anni di Scarface Ribery (coraggio, Franchiddu: ti aspettiamo al massimo della forma, più forte di CR7, più bello di Ignazio la Russa!). Per intanto, teniamo Dragowski, credo nipote del russo che voleva spiezzare in due Rocky Stallone: bravo portiere, anche se il primo del Napoli lo paravo anch’io, e forse, e dico forse, lo parava perfino Lafont. Teniamo Chiesa, sebbene si divincoli. E teniamo Boateng (grande goal il suo), che da bravo bomber non vuole essere da meno della fidanzata sex-bomb Melissa Satta. Purtroppo, loro tengono questo Mertens che dev’essere o’ fidanzato, pur’isso molto competitiv­o a livello di coppia, di Tania Cagnotto. Anyway, sia chiaro: mi dissocio dai beceri cori antinapole­tani degli ultrà, che manco Salvini li fa più da anni, comunque non in pubblico e non ad alta voce: onore al Napoli, a questi dodici uomini in casacca azzurro-gialla: undici azzurra e uno gialla, questo tale Davide Massa che si può dire abbia fatto la partita. Anche fra gli arbitri, la Juve ha trovato pane per i suoi denti. Anzi: bread to bread and wine to Var. Alla prossima, occhèi?

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