Corriere Fiorentino

Giocare d’istinto e senza paura: i giovani volano, imparando dai campioni

- Di Ernesto Poesio

«Orgoglioso di aver giocato i miei primi minuti con la Fiorentina. Che partita! Grande battaglia, grande supporto dai nostri tifosi, purtroppo non il risultato che avremmo voluto. Ora ricomincia­mo a lavorare duramente per migliorare ancora e ancora. Insieme». Parole di Ribery affidate ai social il giorno dopo l’esordio dolce amaro al Franchi. Il giorno dopo la batosta il francese, Franchino come lo chiamano già i fiorentini (altro che i soliti acronimi buoni soprattutt­o per gli hashtag), indica la via per ripartire.

Lavoro e unità. Sono le due parole d’ordine che non dovranno mai mancare in questa nuova Fiorentina. Lo chiede Rocco Commisso, lo ribadisce anche il francese. D’altronde si è calato subito nella parte del «grande vecchio» arrivato per prendere per mano i tanti «bambini» viola che contro il Napoli sono state tra le note più liete della serata. Già perché la terza parola d’ordine che accompagne­rà la crescita della squadra in questa stagione è «coraggio». Anche in questo caso l’input di Rocco è stato decisivo ed è stato immediatam­ente raccolto da Montella, la cui filosofia di gioco da sempre rende al meglio in fase offensiva. Niente di meglio per i giovani viola che si sono sentiti liberati dalle pressioni dell’esordio, incitati dall’allenatore e dai personaggi più carismatic­i del gruppo (Ribery e Boateng su tutti) a spingere sull’accelerato­re, a provare le giocate senza aver paura di sbagliare.

Una Fiorentina sfrontata. È forse questa la sensazione più forte emersa dal Franchi durante la partita di sabato. Gaetano Castrovill­i e Riccardo Sottil hanno così avuto la posStrano

sibilità di emergere subito mettendo in campo tutte le proprie qualità, usando la testa ma anche l’istinto (qualità che distingue i buoni calciatori da quelli che hanno qualcosa in più). Il centrocamp­ista, ad esempio, dopo i primi minuti ha iniziato a proporsi anche in fase offensiva dimostrand­o di avere importanti margini di migliorame­nto e inaugurand­o il ballottagg­io con Marco Benassi. Sottil invece ha impression­ato per la sua velocità e la capacità di puntare il diretto avversario non solo nelle amichevoli (seppur di lusso) ma anche quando i rivali sono una delle big del nostro campionato e un eventuale errore può costare

caro. E non hanno demeritato nemmeno Vlahovic e Venuti nonostante gli avversari diretti fossero Manolas o Koulibaly (per il serbo) oppure Callejon (per l’italiano). Non sono riusciti a lasciare il segno come i primi due ex colleghi di Primavera, ma hanno dimostrato di poter trovare uno spazio importante in una rosa ancora in costruzion­e (il mercato si chiuderà il 2 settembre) e tutta da vedere alla prova del campo.

«Nei primi trenta minuti per il ritmo che abbiamo imposto sembravamo una squadra di Premier», le parole di Daniele Pradè dopo la partita rendono bene l’idea di dove vuole arrivare la nuova Fiorentina. «Divertire» è infatti la quarta parola d’ordine e per farlo, nel calcio, non esiste modo migliore che giocare per segnare sempre un gol più dell’avversario. Una filosofia che Montella ha già sperimenta­to, con successo, nella sua prima stagione in viola. Certo, a disposizio­ne aveva altri interpreti, ma la ricetta (mix di campioni veterani e giovani del vivaio da far crescere) appare la stessa. La spinta del pubblico poi ha fatto il resto, esaltando e amplifican­do le qualità dei giocatori più giovani.

Domenica, a Genova, vedremo se i viola riuscirann­o anche ad avere la personalit­à di imporsi con un atteggiame­nto così offensivo anche in trasferta e su un campo storicamen­te difficile come quello di Marassi. Dove servirà, oltre all’entusiasmo, anche l’esperienza da campione consumato di «Franchino» Ribery, la punta di un diamante ancora tutto da modellare. Con pazienza e, direbbe Montella, «senza paura».

 ??  ?? Kevin Prince Boateng e Franck Ribery mentre commentano la gara
Kevin Prince Boateng e Franck Ribery mentre commentano la gara
 ??  ?? Gaetano Castrovill­i, 22 anni, all’esordio in campionato con la Fiorentina Montella sabato sera lo ha schierato titolare
Gaetano Castrovill­i, 22 anni, all’esordio in campionato con la Fiorentina Montella sabato sera lo ha schierato titolare
 ??  ?? Riccardo Sottil, 20 anni, in azione durante la gara di sabato Sotto Dusan Vlahovic, 19 anni, e Lorenzo Venuti, 24 anni
Riccardo Sottil, 20 anni, in azione durante la gara di sabato Sotto Dusan Vlahovic, 19 anni, e Lorenzo Venuti, 24 anni
 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy