CATHERINE, WAHIBA E LE ALTRE: SE A DECIDERE È LEI
Cherchez le femme e poi... scegli la Fiorentina. Wahiba Ribery, Melissa Boateng e Catherine Commisso hanno rinverdito una tradizione viola che racconta di donne al potere, mogli e fidanzate che hanno deciso il destino e la carriera dei propri uomini puntando sulla «città più bella del mondo». Si potrebbe obiettare che Venezia concorrerebbe pericolosamente al primato, ma qui c’è la tradizione e la passione calcistica, mentre Roma è più dispersiva, più complicata e comunque divisa tra due realtà.
Dunque, Wahiba, Melissa e soprattutto Catherine. Una vita insieme a Rocco, i Mondiali vittoriosi del 2006 vissuti nel paradiso di Villa San Michele a Fiesole (c’è di peggio nella vita...) e quindi la folgorazione fiorentina che ha dato la spinta decisiva al marito per togliersi la soddisfazione che aspettava dal 1961, quando se andò controvoglia in America a cercare e trovare fortuna.
Viene in mente Valeria Pestelli in Cecchi Gori, che però a Firenze c’era nata e mai distaccata, nemmeno nelle lunghissime stagione romane. Senza la sua spinta, mai e poi mai Mario si sarebbe lanciato nella «pazzia» di comprare la Fiorentina, che lei amava almeno
quanto lui. Vedremo quale sarà il rapporto tra le signore Boateng e Ribery con la città, anche se tutto lascia credere che sarà un gran bel matrimonio. Chi è passato da queste parti o è rimasto a viverci o non si è più scordato del tempo trascorso tra Piazzale Michelangelo e Piazza Signoria. Con la sola eccezione della futura signora Cerci, che non sapendo con chi prendersela per le deludenti prestazioni dell’incostante fidanzato si lanciò contro i fiorentini chiedendosi cosa ci fosse di così bello da queste parti: «In fondo hanno solo un Ponte e pure Vecchio». I destinatari dell’invettiva ignorarono il tutto e passarono oltre.
Tornando invece a cose più serie, converrà ricordare che pure l’altro ex grande del Bayern, Mario Gomez, scelse Firenze per la decisiva volontà della sfolgorante signorina Karina Wanzung. C’era il Napoli in corsa e avrebbe fatto la Champions, lei fece un sopralluogo nelle due possibili destinazioni e teutonicamente non ebbe esitazioni: Florence. Così come fu decisiva Marta Cecchetto, modella e sua compagna, per la scelta di Luca Toni che poi l’ha sposata a Fiesole due anni fa. Capita anche che qui si arrivi e qui ci si innamori in poche settimane. Provate a chiedere a Rocio Rodriguez in Borja Valero se tornerebbe «a casa». Giornalista, completamente fuori dallo stereotipo con cui vengono incasellate le mogli dei calciatori, la spumeggiante ragazza spagnola è entrata dopo pochi mesi completamente nello spirito dei fiorentini. Ha giocato a calcetto all’Affrico, ha partecipato più volte alla «Guarda Firenze», ha insegnato l’inno di Narciso Parigi ai figli e si sente fiorentina anche adesso che abita da oltre due anni a Milano.
Poi ci sono le ragazze di casa nostra, che fanno battere il cuore a chi arriva da lontano e insieme al compagno che arriva da lontano formano una nuova famiglia, come Martina Alessi. Lavorava in una gelateria di Vaiano, incontrò per caso Gonzalo Rodriguez, grande conquistatore e fino al fatale incontro scapolo convinto. Un colpo di fulmine e un amore vero. Adesso hanno una bambina e vivono in Argentina, sognando un giorno di tornare qui. Firenze ha anche conosciuto donne estremamente decise, definite «terribili» solo per via del preconcetto che essendo femmine non avrebbero dovuto far valere le proprie ragioni con la stessa determinazione maschile. Negli anni del secondo scudetto viola i dirigenti erano molto preoccupati di dover discutere l’ingaggio con Nicea Tavares De Silveira, la sorella di Amarildo, che possiamo tranquillamente considerare l’antesignana di Wanda Nara. E come scordare i capricci di Claudia Effenberg, ex compagna del famoso Strunz, «rubata» da Stefan all’amico durante gli anni di militanza comune nel Bayern? Il marito non muoveva foglia senza l’assenso della moglie, salvo poi ribellarsi tutto insieme e piantarla in asso, forse perché stufo delle sue continue imposizioni.
Il finale è dedicato a due signore che da decenni seguono nella buona e nella cattiva sorte due dei Padri Fondatori della storia viola: Rita e Irina, entrambe innamorate di Firenze e legatissime alla città. Antognoni e Batistuta sono stati immensi grazie alle loro straordinarie qualità tecniche e caratteriali, ma chissà come sarebbero andate le cose se non avessero avuto accanto due donne così.
❞ Colpi di fulmine
La moglie di Commisso ha avuto un ruolo importante nell’acquisto della Fiorentina. Così come quella di Boateng e Ribery per il loro arrivo a Firenze. Ma non sono gli unici casi nella storia della Fiorentina...