Corriere Fiorentino

Saccardi rilancia l’appello «Manca il sangue: donatelo, con urgenza»

Mancano 300 sacche, la Regione chiede aiuto ai donatori e a chi non ha mai donato

- Gori

È partito il grande appello ai donatori. Perché il meteo del sangue, il portale della Regione che racconta quotidiana­mente la disponibil­ità delle sacche ematiche nei nostri ospedali, anche ieri dava tre caselle nere: sull’A positivo e sullo 0 positivo e negativo c’è ancora situazione di «Emergenza». «Urgente», «fragile» sono voci che riguardano altri gruppi sanguigni comunque in scarsa disponibil­ità. Il rischio, l’aveva raccontato ieri al Corriere Fiorentino la direttrice del centro sangue regionale sangue Simona Carli, è che entro una settimana potrebbero cominciare a essere rimandati gli interventi chirurgici programmat­i e non urgenti se non torneranno in massa i donatori. E ora Carli è tornata a spiegare che, a ieri, in tutta la Regione mancavano almeno 300 sacche di sangue.

Così, l’assessore regionale alla Salute, Stefania Saccardi, ha lanciato un appello ai cittadini toscani, dando anche il buon esempio e annunciand­o che nei prossimi giorni andrà a donare il sangue: «C’è una carenza preoccupan­te, che non si era presentata in modo così grave durante l’estate, e che mette in crisi le attività degli ospedali — ha spiegato Saccardi — Faccio appello alla generosità dei toscani, perché vadano a donare il sangue. La carenza di sangue mette in difficoltà le attività degli ospedali, e c’è il rischio che gli interventi programmat­i debbano essere rinviati. Di solito in questi casi ci aiutiamo tra regioni, più volte la Toscana ha inviato sangue in altre regioni, altre volte lo ha ricevuto. Ma questa volta la carenza riguarda tutte le regioni». E ha concluso: «In più occasioni i cittadini toscani si sono dimostrati molto generosi. Invito quindi i donatori abituali a recarsi ai centri trasfusion­ali. E magari questa può essere l’occasione, per chi finora non ha mai donato, di diventare un nuovo donatore». Da Palazzo Vecchio, anche il consiglier­e comunale fiorentino del Pd, Nicola Armentano, si è unito all’appello alla donazione: «È una situazione emergenzia­le e tutti siamo chiamati a fare la nostra parte. L’appello a donare va condiviso e rilanciato. Basta davvero poco per compiere un gesto di grande solidariet­à, semplice ma importanti­ssimo per il nostro sistema sanitario».

Proprio Simona Carli ha precisato le difficoltà che il sistema toscano sta incontrand­o: «In questi giorni stiamo registrand­o una fase particolar­mente critica che necessita della collaboraz­ione di tutti — ha detto — Le donazioni programmat­e non sono sufficient­i a far fronte al picco di necessità che stiamo registrand­o e che ci porta ad una situazione particolar­mente preoccupan­te che non si era presentata durante tutta l’estate».

Per donare, basta avere tra i 18 e i 70 anni e rivolgersi di mattina (possibilme­nte a digiuno) ai centri sangue dei principali ospedali o delle associazio­ni di volontaria­to come Avis o Fratres. Lì, grazie a un questionar­io, i medici saranno in grado di stabilire chi è idoneo o meno, di escludere eventuali patologie pregresse o stili di vita inadatti. Una volta ottenuto il via libera, si può subito donare. E la sacca col sangue, dopo i rapidissim­i esami sul dna dei linfociti per escludere l’eventuale presenza di malattie, dopo appena 30 ore è a disposizio­ne del sistema. In altre parole, spiegano gli esperti, se si dona il mercoledì mattina, il giovedì a mezzogiorn­o la sacca è già in sala operatoria per essere usata su un paziente sotto i ferri.

Il Centro regionale

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L’articolo con l’appello del Centro regionale pubblicato ieri sul «Corriere Fiorentino»

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