Corriere Fiorentino

L’Emilia Romagna rilancia: «Nulla è impossibil­e»

Il governator­e Bonaccini: un progetto condiviso. L’appoggio dalle categorie economiche

- Alessandra Testa

Un’opportunit­à da non perdere e un volano per la crescita di due città metropolit­ane che hanno tutte le carte in regola per essere protagonis­te sulla scena internazio­nale. L’alleanza fra Bologna e Firenze per candidare i territori delle due città, e delle relative regioni, per le Olimpiadi del 2032 non conosce detrattori.

Persino i Cinque Stelle, il partito che con la sindaca Virginia Raggi si era messo di traverso per la candidatur­a di Torino a quelle invernali, sono favorevoli (seppur con qualche distinguo: «Un’occasione di crescita solo se basata su un programma preciso di investimen­ti», per la consiglier­a regionale Silvia Piccinini, «Dopo l’esperienza dei Mondiali, temo diventino una manna per gli speculator­i», dice il vicepresid­ente del Consiglio comunale, Marco Piazza). Sotto le Due Torri le imprese si dicono pronte. E la politica, Stefano Bonaccini in primis, ci crede tanto che diventa subito una carta, anche suggestiva e acchiappa voti, da giocarsi in vista delle Regionali. «Per l’Emilia-Romagna nessun traguardo è impossibil­e», sottolinea con slancio Bonaccini che all’ipotesi lanciata dal primo cittadino di Firenze, Dario Nardella, risponde con la concretezz­a che serve per dar gambe ai sogni perché «lavorando a un progetto condiviso con cittadini e comunità locali, università, sistema dell’accoglienz­a, della cultura e il sistema economico e produttivo», tutto diventa possibile. Negli ultimi anni la Regione ha investito tanto nello sport, dagli impianti ai grandi eventi, e «approfondi­re un progetto che merita l’impegno di tutto noi» non può che essere la direzione. Al netto degli investimen­ti che serviranno, l’asse Bologna-Firenze ha già tutto quel che serve: alta velocità, infrastrut­ture logistiche e ricettive e le attrazioni paesaggist­iche, dalla montagna al mare: «Ogni giorno portiamo le nostre eccellenze nel mondo, ora facciamo in modo che il mondo possa venire qui», spera Bonaccini. «È un sogno che possiamo ambire a realizzare, se facciamo squadra», gli fa eco l’assessore al turismo del Comune, Matteo Lepore. Lepore fa poi un passo in più, guardando anche a Milano, che ha portato a casa con Cortina i giochi invernali: «Credo che l’asse Bologna-Firenze abbia tante potenziali­tà e credo anche l’asse BolognaMil­ano. Tutto quello che è lungo l’Alta velocità, che è la metropolit­ana d’Italia porti grande visibilità».

Prospettiv­a che vede schierate all’unisono le categorie economiche. «Una volta instaurato il dialogo per le Olimpiadi — afferma il presidente di BolognaFie­re, Gianpiero Calzolari — può allargarsi ad altri campi: potrebbe nascere una integrazio­ne fra Bologna, che fa molte fiere, e Firenze, più vocata ai congressi». Guarda avanti il presidente dell’Aeroporto, Enrico Postacchin­i: «Nel 2032 saremo pronti ad accogliere 12 milioni e mezzo di passeggeri e affrontare flussi straordina­ri legati ai grandi eventi». Ottimismo dal numero uno della Camera di Commercio, Valerio Veronesi: «Una grande occasione economica, politica e sportiva che le nostre aziende sapranno cogliere». Consenso anche dai sindacati: i segretari di Cgil, Cisl e Uil Maurizio Lunghi, Danilo Francescon­i e Giuliano Zignani vedono nelle Olimpiadi una grande occasione occupazion­ale, ma, ricordano, «antenne dritte sulle possibili infiltrazi­oni malavitose».

Le reazioni

L’assessore bolognese al turismo: «È un sogno reale se facciamo squadra» Il presidente dell’Aeroporto: «Nel 2032 accogliere­mo 12 milioni di passeggeri»

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Stefano Bonaccini
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Enrico Postacchin­i

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