L’Emilia Romagna rilancia: «Nulla è impossibile»
Il governatore Bonaccini: un progetto condiviso. L’appoggio dalle categorie economiche
Un’opportunità da non perdere e un volano per la crescita di due città metropolitane che hanno tutte le carte in regola per essere protagoniste sulla scena internazionale. L’alleanza fra Bologna e Firenze per candidare i territori delle due città, e delle relative regioni, per le Olimpiadi del 2032 non conosce detrattori.
Persino i Cinque Stelle, il partito che con la sindaca Virginia Raggi si era messo di traverso per la candidatura di Torino a quelle invernali, sono favorevoli (seppur con qualche distinguo: «Un’occasione di crescita solo se basata su un programma preciso di investimenti», per la consigliera regionale Silvia Piccinini, «Dopo l’esperienza dei Mondiali, temo diventino una manna per gli speculatori», dice il vicepresidente del Consiglio comunale, Marco Piazza). Sotto le Due Torri le imprese si dicono pronte. E la politica, Stefano Bonaccini in primis, ci crede tanto che diventa subito una carta, anche suggestiva e acchiappa voti, da giocarsi in vista delle Regionali. «Per l’Emilia-Romagna nessun traguardo è impossibile», sottolinea con slancio Bonaccini che all’ipotesi lanciata dal primo cittadino di Firenze, Dario Nardella, risponde con la concretezza che serve per dar gambe ai sogni perché «lavorando a un progetto condiviso con cittadini e comunità locali, università, sistema dell’accoglienza, della cultura e il sistema economico e produttivo», tutto diventa possibile. Negli ultimi anni la Regione ha investito tanto nello sport, dagli impianti ai grandi eventi, e «approfondire un progetto che merita l’impegno di tutto noi» non può che essere la direzione. Al netto degli investimenti che serviranno, l’asse Bologna-Firenze ha già tutto quel che serve: alta velocità, infrastrutture logistiche e ricettive e le attrazioni paesaggistiche, dalla montagna al mare: «Ogni giorno portiamo le nostre eccellenze nel mondo, ora facciamo in modo che il mondo possa venire qui», spera Bonaccini. «È un sogno che possiamo ambire a realizzare, se facciamo squadra», gli fa eco l’assessore al turismo del Comune, Matteo Lepore. Lepore fa poi un passo in più, guardando anche a Milano, che ha portato a casa con Cortina i giochi invernali: «Credo che l’asse Bologna-Firenze abbia tante potenzialità e credo anche l’asse BolognaMilano. Tutto quello che è lungo l’Alta velocità, che è la metropolitana d’Italia porti grande visibilità».
Prospettiva che vede schierate all’unisono le categorie economiche. «Una volta instaurato il dialogo per le Olimpiadi — afferma il presidente di BolognaFiere, Gianpiero Calzolari — può allargarsi ad altri campi: potrebbe nascere una integrazione fra Bologna, che fa molte fiere, e Firenze, più vocata ai congressi». Guarda avanti il presidente dell’Aeroporto, Enrico Postacchini: «Nel 2032 saremo pronti ad accogliere 12 milioni e mezzo di passeggeri e affrontare flussi straordinari legati ai grandi eventi». Ottimismo dal numero uno della Camera di Commercio, Valerio Veronesi: «Una grande occasione economica, politica e sportiva che le nostre aziende sapranno cogliere». Consenso anche dai sindacati: i segretari di Cgil, Cisl e Uil Maurizio Lunghi, Danilo Francesconi e Giuliano Zignani vedono nelle Olimpiadi una grande occasione occupazionale, ma, ricordano, «antenne dritte sulle possibili infiltrazioni malavitose».
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Le reazioni
L’assessore bolognese al turismo: «È un sogno reale se facciamo squadra» Il presidente dell’Aeroporto: «Nel 2032 accoglieremo 12 milioni di passeggeri»