Corriere Fiorentino

Vino, dagli anni ‘80 export triplicato Toscana terza forza

- Mauro Bonciani

Gli anni Ottanta, quando il vino italiano e toscano ha iniziato la corsa sui mercati esteri che non si è ancora fermata, non sono così lontani. Da allora i rossi hanno aumentato l’export del 200% e gli spumanti del 400% : la Toscana oggi è la terza regione in Italia per vino esportato, superata dal Veneto, spinto dal boom del prosecco, e dal Piemonte. «Noi siamo stati troppo giovani per la seconda guerra mondiale, troppo vecchi per il ‘68, l’unica rivoluzion­e a cui abbiamo partecipat­o è stata quella del vino italiano», ha sottolinea­to ieri il marchese Piero Antinori durante il premio che l’Istituto del Vino Italiano di Qualità Grandi Marchi, che riunisce 19 delle più importanti cantine, ha consegnato al giornalist­a americano Burton Anderson a Palazzo Antinori a Firenze. «È stata — ha aggiunto il marchese — una bellissima storia, con tanti protagonis­ti». Uno dei quali è Burton Anderson che nel 1980 con il suo libro in inglese «Vino», scritto e pensato per il mercato Usa e anglosasso­ne, ha «sdoganato il vino italiano a livello internazio­nale, ha fatto capire il fascino, le diversità e il potenziale del vino italiano», come ha sottolinea­to Piero Antinori. Il riconoscim­ento ad Anderson, ormai toscano adottivo, per la sua opera di divulgazio­ne — consegnato dal presidente Igm Piero Mastrobera­rdino, insieme al presidente onorario dell’istituto Piero Antinori, e al presidente di Federvini Sandro Boscaini — è stato l’occasione per fare il punto sulla «salute» dei vini toscani e sulle prospettiv­e della vendemmia. Secondo i dati di Wine Monitor, il 56% dell’export di vini toscani è concentrat­o in tre mercati, Usa, Germania e Canada, con Russia e Cina ancora lontanissi­me (insieme valgono il 4% dell’export) e che il prezzo medio a litro, sia pure se aumentato nel corso degli anni, resta lontano dal Piemonte per non parlare dei vini francesi Bordeaux e Borgogna. Il 2019 per adesso registra una frenata — «i tassi di crescita del vino italiano all’estero sono inferiori a quelli di cinque anni fa e oggi la dinamica di crescita è legata solo allo spumante», ha affermato Denis Pantini di Nomisma Wine Monitor — e si guarda all’annata in corso. «La vendemmia? Visti i “tempi”che corrono preferirei commentare quando tutta l’uva sarà in cantina. Ma ad oggi sembra una buona vendemmia — dice Albiera Antinori, presidente del gruppo Antinori — Abbiamo iniziato con i bianchi alla Sala e in Puglia, coi rosati a Bolgheri e in Puglia. Per i rossi la vendemmia inizierà la prossima settimana». E secondo Lamberto Frescobald­i, presidente dell’omonimo gruppo, «si profila un’ottima annata».

Il riconoscim­ento L’Istituto Vino Italiano ha premiato Anderson, giornalist­a Usa alfiere del vino italiano

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy