Corriere Fiorentino

Addio a Carrozza, costituzio­nalista amato dagli studenti

- Luca Lunedì

Per gli studenti di giurisprud­enza «il Carrozza» era il nome di un libro di testo, chi lo aveva come professore diceva che «con lui si seguiva bene» e, nel gergo studentesc­o, era la massima onoreficen­za. Paolo Carrozza, docente di diritto costituzio­nale alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e fratello dell’ex ministro dell’Istruzione, Maria Chiara, si è arreso alla malattia che lo affliggeva, aveva 69 anni. Ebbe una breve parentesi amministra­tiva dal ‘94 al ‘98, vicesindac­o di Pisa, il resto della vita lo ha trascorso tra le aule. A Pisa si laureò nel 1978 e vent’anni dopo tornò come professore di Diritto costituzio­nale fino ad approdare, nel 2006, alla Sant’Anna. Autore di centinaia di pubblicazi­oni nelle principali riviste giuridiche, curò numerosi volumi, spaziando dal costituzio­nale, al pubblico italiano e comparato, fino al diritto amministra­tivo. La sua morte ha fermato per un minuto di silenzio il consiglio comunale della città: «Lo conobbi proprio in quest’aula quando fui eletto per la prima volta in consiglio — ricorda il sindaco Michele Conti — è stato un grande profession­ista, docente universita­rio e anche amministra­tore, per tutti coloro che lo hanno visto all’opera». A lui si aggiunge il presidente regionale Enrico Rossi: «Sono addolorato per la scomparsa del professor Carrozza. Lo conoscevo personalme­nte e grande è la stima che nutrivo per lui. Autorevole maestro per molte generazion­i, oltre ad aver affiancato da consulente la Regione Toscana — continua Rossi — Carrozza è stato una risorsa preziosa per la politica locale». Cordoglio anche dal consiglier­e Antonio Mazzeo: «Pisa oggi non perde solo un grande docente e avvocato, ma prima di tutto una grande persona. Io perdo un amico, un uomo che mi è stato vicino con i suoi consigli e che con la sua mente brillante è stato una fucina di idee per il presente e il futuro della nostra città e della regione. Buon viaggio Paolo, mi ritengo davvero fortunato ad aver potuto fare un pezzo di strada insieme».

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Paolo Carrozza

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