Addio a Carrozza, costituzionalista amato dagli studenti
Per gli studenti di giurisprudenza «il Carrozza» era il nome di un libro di testo, chi lo aveva come professore diceva che «con lui si seguiva bene» e, nel gergo studentesco, era la massima onoreficenza. Paolo Carrozza, docente di diritto costituzionale alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e fratello dell’ex ministro dell’Istruzione, Maria Chiara, si è arreso alla malattia che lo affliggeva, aveva 69 anni. Ebbe una breve parentesi amministrativa dal ‘94 al ‘98, vicesindaco di Pisa, il resto della vita lo ha trascorso tra le aule. A Pisa si laureò nel 1978 e vent’anni dopo tornò come professore di Diritto costituzionale fino ad approdare, nel 2006, alla Sant’Anna. Autore di centinaia di pubblicazioni nelle principali riviste giuridiche, curò numerosi volumi, spaziando dal costituzionale, al pubblico italiano e comparato, fino al diritto amministrativo. La sua morte ha fermato per un minuto di silenzio il consiglio comunale della città: «Lo conobbi proprio in quest’aula quando fui eletto per la prima volta in consiglio — ricorda il sindaco Michele Conti — è stato un grande professionista, docente universitario e anche amministratore, per tutti coloro che lo hanno visto all’opera». A lui si aggiunge il presidente regionale Enrico Rossi: «Sono addolorato per la scomparsa del professor Carrozza. Lo conoscevo personalmente e grande è la stima che nutrivo per lui. Autorevole maestro per molte generazioni, oltre ad aver affiancato da consulente la Regione Toscana — continua Rossi — Carrozza è stato una risorsa preziosa per la politica locale». Cordoglio anche dal consigliere Antonio Mazzeo: «Pisa oggi non perde solo un grande docente e avvocato, ma prima di tutto una grande persona. Io perdo un amico, un uomo che mi è stato vicino con i suoi consigli e che con la sua mente brillante è stato una fucina di idee per il presente e il futuro della nostra città e della regione. Buon viaggio Paolo, mi ritengo davvero fortunato ad aver potuto fare un pezzo di strada insieme».