Corriere Fiorentino

Maggio, prima missione per Pereira «Più pubblico, anche con i turisti»

Franceschi­ni firma la nomina a sovrintend­ente. Nardella: ricapitali­zzazione da 10 milioni

- Mauro Bonciani

Nel giorno della firma della sua nomina da parte del ministro della cultura Franceschi­ni, Alexander Pereira, nuovo sovrintend­ente del Maggio si è presentato in Palazzo Vecchio, a fianco del sindaco e presidente della Fondazione, Dario Nardella. Pereira si insedierà il 15 dicembre, dopo aver lasciato la Scala di Milano. «Gli sponsor? Si trovano, ne ho già uno internazio­nale — ha detto Pereira — Voglio portare più pubblico, anche grazie al turismo, e allargare il Maggio a tutta la Toscana». E sui conti Nardella ha annunciato una ricapitali­zzazione da 10 milioni di euro.

Lacrime e sorrisi per la «prima» di Alexander Pereira da sovrintend­ente del Maggio Musicale Fiorentino, a cui approda dopo aver guidato la Scala di Milano. Sorrisi del sindaco Nardella — «È come quando arrivò alla Fiorentina Batistuta» — lacrime del settantune­nne austriaco che si è commosso in Palazzo Vecchio: «Vi ringrazio per avere dato a questo “vecchio animale” cinque anni per costruire un nuovo modello di Maggio, è veramente una sfida, una cosa molto bella. Farà il mio meglio per dare un passo diverso al festival».

Pereira, che da ieri con la firma del decreto da parte del ministro Dario Franceschi­ni, è ufficialme­nte il nuovo sovrintend­ente del Maggio musicale per 5 anni, si insedierà il 15 dicembre come concordato tra Nardella ed il sindaco di Milano Giuseppe Sala, ed arriva a Firenze dopo una decisione non semplice: «Mi sono preso un po’ di tempo per decidere — ha rivelato — ma ho detto no ad altre cinque offerte per dire sì a Firenze»; «Mi ha tenuto sulla graticola...», ha aggiunto Nardella. «Datemi un po’ di fiducia. Io sicurament­e in questo lavoro ci metterò grande entusiasmo e grande amore. Faremo un festival di un altro livello», è stata la premessa di Pereira. «Lui è il top — ha sottolinea­to il sindaco e presidente della Fondazione del Maggio — il più importante in Europa per esperienza nei teatri e relazioni internazio­nali, che è qui perché ama le sfide ed è l’uomo giusto per le grandi ambizioni che abbiamo, il nostro Bati. C’era bisogno di una figura così dopo gli ultimi anni e avrà un contratto adeguato al suo profilo, il massimo permesso dalle normative (240.000 euro l’anno, come percepiva a Milano, ndr) anche se avrebbe diritto a chiedere di più».

Nardella resterà presidente dopo che Salvatore Nastasi, cui voleva lasciare l’incarico, è stato nominato direttore generale del ministero dei Beni culturali — «abbiamo guadagnato un amico vero al ministero» — e sui conti ha spiegato: «Siamo in pareggio di bilancio, ma resta il pesante fardello dei 50 milioni di debito del passato, per cui c’è un piano di rientro: entro i prossimi anni faremo una ricapitali­zzazione da parte dei soci pubblici, da 10 milioni, un traguardo mai raggiunto prima e risolutivo». E sui soldi ha concluso: «A Pereira ho detto per il soldi del passato ci pensiamo noi, a te il compito per i soldi del futuro». «I fondi si trovano non è un problema, — ha affermato Pereira — c’è già uno sponsor internazio­nale. Non manca nulla perché ne arrivino altri. Il mio messaggio agli sponsor fiorentini è “non si chiede mai troppo per la cultura”, preparatev­i, sarò aggressivo. Per fare le cose migliori, avere i grandi nomi e produzioni, servono risorse».

Il sovrintend­ente per un «Maggio mondiale» come gli ha chiesto il sindaco parte da alcune certezze: «Le tre rocce su cui costruire sono il maestro Mehta, a cui sono molto grato per tutti i consigli che mi ha dato su Firenze, Riccardo Muti con cui ho parlato; noi abbiamo bisogno di Muti e spero che Riccardo avrà bisogno di noi. E il territorio: Firenze resterà centrale ma penso a città come Pisa, Lucca Siena, a piccoli festival, magari di musica sacra o barocca». Primo obiettivo, comunque «aumentare il pubblico con un programma capace di attirare i turisti anche al Maggio». «Faremo più concorrenz­a ai grandi festival internazio­nali. Il Festival del Maggio inizia ad aprile e finisce prima dell’inizio del festival di Salisburgo (che lui ha diretto in passato, ndr) e c’è spazio». Restano però alcuni rebus, ad iniziare dal direttore musicale, dopo l’addio di Fabio Luisi in solidariet­à con l’ex sovrintend­ente Chiarot. «Datemi tutto il tempo necessario,servirà anche un anno e non c’è nulla di strano — ha detto Pereira — Deve prima lavorare con noi, piacere a orchestra e coro, io non sono in dittatore che decide da solo». Altro problema la prima del Festival del Maggio 2020, fissata per il 29 aprile con la direzione di Luisi: «Non sarà l’Otello, che ho spostato di 12 giorni affinché potesse dirigerlo il maestro Mehta, che prima ha altri impegni. Per la prima mi dovrò inventare qualcosa».

Il sindaco

È il nostro Batistuta: il più importante per esperienza e relazioni. Serviva una figura così dopo gli ultimi anni

L’ex guida della Scala

I fondi? Si trovano, c’è già uno sponsor internazio­nale. Faremo un programma capace di portare a teatro anche i turisti

 ??  ?? Il nuovo sovrintend­ente Alexander Pereira
Il nuovo sovrintend­ente Alexander Pereira
 ??  ?? Alexander Pereira ieri nel Salone dei Cinquecent­o. A sinistra, con il sindaco Nardella e l’assessore Sacchi (foto Berti/Sestini)
Alexander Pereira ieri nel Salone dei Cinquecent­o. A sinistra, con il sindaco Nardella e l’assessore Sacchi (foto Berti/Sestini)
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy