Bookshop e biglietti, Coopculture subentra a Opera?
Dopo vent’anni di ininterrotta gestione della biglietteria, del bookshop, delle prenotazioni, dell’accoglienza, delle visite guidate e delle video-guide per la Galleria dell’Accademia e per San Marco, Opera Laboratori sarebbe in procinto di lasciare il posto a Coopculture, società con sede legale a Venezia e con una filiale anche a Firenze, in via Guelfa. Sarebbe proprio questa coop ad aver vinto il bando pubblicato da Consip lo scorso anno e che ha lo scopo di creare un coordinamento unico dei servizi ai visitatori anche «sotto il profilo funzionale e prestazionale». Era dal 1998 che Opera Laboratori aveva una concessione per lavorare nei musei statali di Firenze. Dai tempi in cui erano raggruppati sotto il Polo Museale fino a quando, dopo la riforma Franceschini, è arrivata la stagione delle autonomie.
Opera avrebbe dovuto gestire i vari servizi solo per quattro anni, ma proroga dopo proroga è arrivata a venti. «Non abbiamo vinto il bando? Non ho notizie in merito — fa sapere il patron di Opera Laboratori Renzo Ruggeri — Da Roma non è ancora arrivata alcuna ufficialità quindi non posso né smentire né confermare nulla. Se però la notizia fosse vera spero che la nuova società si muova velocemente per assorbire tutti i nostri dipendenti». Da Consip affermano che, anche se le buste delle offerte sono state aperte, «ancora non c’è stata l’aggiudicazione ufficiale», ma non escludono che «qualche membro della commissione esaminatrice possa aver parlato con degli esterni anticipando chi sia il vincitore del bando».
E se alcuni lavoratori di Opera si dicono certi di questo cambio al vertice che dovrebbe avvenire tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020, i sindacalisti della Cgil che seguono la vertenza affermano che «la notizia è arrivata anche alle nostre orecchie ma non siamo riusciti a trovare conferme».
Ostacoli
Non c’è ancora la conferma ufficiale, ma già si parla di un possibile ricorso