Studenti in cattedra e una classe di prof Le lezioni di Didacta
Aule dove non ci sono i banchi ma arredi che cambiano in base alla didattica, pongo e stampanti in 3D usate per sviluppare competenze sociali, percorsi di apprendimento integrati tra le varie materie al posto delle lezioni frontali. Come si farà scuola nel futuro lo si vedrà a Didacta Italia, fiera dedicata al mondo della scuola (spin off di Didacta International), dal 9 all’11 ottobre alla Fortezza Da Basso di Firenze. L’appuntamento che quest’anno rende omaggio a Leonardo Da Vinci nel quinto centenario della sua morte, è rivolto a docenti, presidi, educatori, formatori, professionisti e imprenditori: previsti oltre 180 eventi (l’80% già sold out) dai workshop immersivi ai seminari, ai «debate», in cui, in un ribaltamento di ruoli, gli studenti condurranno confronti e i docenti ascolteranno. Novità è l’iniziativa «Scuola=Futuro»: nel padiglione Le Ghiaie verranno allestiti due ambienti (uno per la primaria uno per la secondaria) che rispecchiano «quella che secondo noi dovrebbe essere la scuola di domani, sia per spazi che per didattica» spiega il presidente di Indire, Giovanni Biondi: «Gli insegnanti saranno studenti per un giorno e seguiranno percorsi di apprendimento integrando le materie. Negli ambienti del futuro verranno presentati percorsi dove le tecnologie e le metodologie didattiche rappresenteranno un tutt’uno, proponendo ai docenti un itinerario alternativo al classico modello trasmissivo». Per la prima volta nella fiera, verrà allestita un’area green nella quale verranno presentati progetti e pratiche di sostenibilità ambientale, con il coinvolgimento di imprese innovative attive nel campo dell’economia circolare. «L’innovazione sarà al centro del mio mandato» ha detto il ministro dell’Istruzione, Lorenzo Fioramonti presentando la fiera, ieri a Roma. «Didacta offre una occasione importante per conoscersi, confrontarsi, misurarsi. Io credo nella formazione permanente». Questa edizione di Didacta punterà inoltre su nuove sezioni espositive, come la meccatronica (scienza che studia l’integrazione della meccanica con l’elettronica e l’informatica) e la sostenibilità.