Concorsi a Careggi, colpo per la Procura
La Cassazione respinge il ricorso dei pm sull’interdizione (annullata) di Della Puppa
Segna un altro punto la difesa del neurochirurgo di Careggi Alessandro Della Puppa. Dopo il tribunale del Riesame che a maggio aveva annullato la misura interdittiva per il professore adesso è la Cassazione a dire la sua, dichiarando inammissibile il ricorso della Procura.
Il professor Della Puppa ha vinto il concorso a Careggi nel 2018 arrivando da Padova. Il suo nome era finito nell’inchiesta sui concorsi pilotati a Careggi e il gip a marzo aveva disposto l’interdizione (sei mesi) dall’attività organizzativa dell’Ateneo (ma non dall’attività operatoria e non dall’insegnamento) per lui e altri sette professori di medicina. Il collegio del tribunale del Riesame a cui si era appellato l’avvocato Francesco Maresca era arrivato alle conclusioni che Della Puppa era stato individuato come vincitore del concorso prima che il concorso fosse indetto ma che lui sia stato estraneo alle manovre. Nessuna pressione o sollecitazione da parte sua, avevano scritto i giudici del Riesame.
Il procuratore aggiunto Luca Tescaroli e i pm Massimo Bonfiglio e Antonino Nastasi avevano presentato ricorso in Cassazione contro la decisione del Riesame ritenendo che siano stati ignorati gli indizi contro il professore.
L’avvocato Maresca nel chiedere che la Cassazione non accogliesse il ricorso di pm ha ribadito l’assenza di qualsiasi contributo del professor Della Puppa all’accordo e la sua assoluta buona fede. «È stato dichiarato inammissibile il ricorso della Procura — conferma l’avvocato Maresca — siamo molto soddisfatti nel vedere riconosciute le nostre ragioni anche dalla Suprema Corte».