Il compleanno di Att, l’ospedale itinerante
Vent’anni dell’Associazione Toscana Tumori: «Opera insostituibile»
Nel 1999 le richieste di assistenza furono 10. L’anno scorso 1.241. In mezzo ci sono 20 anni di instancabile lavoro di medici, infermieri e volontari accanto ai malati di tumore, per non lasciarli soli e garantire a loro e ai familiari la migliore qualità di vita possibile. Non in ospedale o in strutture di cura, ma a casa. L’Associazione Tumori Toscana, punto di riferimento per le cure domiciliari oncologiche, ha festeggiato ieri in Palazzo Vecchio il suo ventesimo compleanno insieme ad autorità, sostenitori, staff e la nuova testimonial (dopo gli sportivi del mondo del calcio Cesare Prandelli, Stefano Pioli, Federico Chiesa e Pepito Rossi): l’attrice e scrittrice fiorentina Chiara Francini. «Sono qui per trasmettervi la riconoscenza di tutta la città di Firenze» ha detto agli amici di Att il sindaco Dario Nardella accogliendoli nel Salone dei Cinquecento. «L’associazione è un ospedale itinerante il cui itinerario è disegnato dal bisogno. Fa un lavoro insostituibile, ha una storia che ci ispira perché mette al centro la vita, dentro ci sono vita, competenza e gratuità». Il presidente di Att Giuseppe Spinelli ha ricordato la storia dell’associazione, fondata da lui e da un gruppo di medici e infermieri nel 1999 e che da allora ha curato 14mila persone: «La cura a domicilio è stata la mia prima attività da medico, allora avevo 25 anni, la mia prima flebo l’ho messa ad un’anziana malata di cancro» racconta. «Entrare in una casa e vedere dei ragazzi con papà o mamma malati o due anziani che non riescono ad aiutarsi ti manda dei messaggi che come medico ti rimangono tutta la vita dal punto di vista umano ma anche professionale. Sapere che tutti i giorni c’è qualcuno che può andare a casa di un malato e alleviare le sofferenze, ci spinge a continuare». Per il futuro «il sogno è che il cancro possa essere sconfitto, ma se questo non è possibile la sfida è aumentare la sopravvivenza dei malati e non dimenticare gli aspetti umani». Dopo la cerimonia il brindisi e il taglio della torta in Sala D’Arme.