Lucca, un figlio: «Mio padre morto al pronto soccorso dopo quattro ore di attesa»
Lucca, il figlio fa denuncia ai carabinieri: «Mio padre, malato terminale, parcheggiato»
Muore all’interno del pronto soccorso prima di essere sottoposto agli esami diagnostici e il figlio decide di denunciare l’episodio ai carabinieri, ipotizzando un caso di malasanità e facendo così scattare un’indagine da parte della Procura. Succede all’ospedale San Luca di Lucca, dove venerdì scorso un signore di 76 anni originario di Bagni di Lucca e malato da tempo di tumore è deceduto attorno alle 17, circa 3 ore e mezzo dopo il suo arrivo in ospedale e il trasferimento all’interno in una delle sale multifunzionali del pronto soccorso. Qui, secondo i familiari, l’uomo sarebbe rimasto «parcheggiato» sin dal momento del suo ingresso fino a quello del decesso, senza essere visitato dai medici. Per questo la decisione del figlio di denunciare l’accaduto per chiedere che venga fatta chiarezza: gli inquirenti hanno disposto un’autopsia sul corpo dell’anziano, per capire quali siano state le cause esatte della sua morte.
Ieri pomeriggio l’Asl ha diramato una nota, fornendo la propria versione dei fatti sull’episodio: «L’accesso al servizio è avvenuto alle 13.32, l’uomo è stato quindi fatto passare dal triage dove gli è stato assegnato un codice 3, classificato come “urgenza differibile”, per poi essere accompagnato nella sala multifunzionale interna presidiata 24 ore su 24 da personale sanitario e dedicata ai pazienti in attesa di visita e di esami diagnostici. Si trattava di un paziente in condizioni terminali, una situazione ben conosciuta dai familiari, ma al momento dei primi accertamenti in pronto soccorso il paziente appariva relativamente stabile». «Purtroppo però — prosegue la nota — in pazienti di questo tipo un cambiamento repentino delle condizioni cliniche è sempre possibile e l’uomo, a seguito di un improvviso e rapido peggioramento, è andato in arresto cardiaco alle 16,56. Sono stati gli stessi medici del pronto soccorso a richiedere subito il riscontro diagnostico. L’Asl Toscana nord ovest esprime vicinanza alla famiglia del paziente, come già fatto dai professionisti della struttura subito dopo il decesso». Secondo quanto ricostruito, già durante la giornata di giovedì le condizioni dell’uomo si erano aggravate e i familiari avevano poi deciso il giorno seguente di chiamare il 118, nella speranza poi risultata vana che un ricovero in ospedale potesse alleviarne la sofferenza.
La replica
«Era in condizioni stabili, poi c’è stato un rapido e improvviso peggioramento»