Vespucci e Galilei ricicleranno l’acqua E stop bottigliette
Chi è partito da Firenze e Pisa, già da alcune settimane, prima del check-in ha trovato due «lavandini», dove buttare da una parte l’acqua delle bottigliette che non si possono portare in aereo, nell’altro le bevande. Nel mezzo un bidone per gettare i contenitori di plastica. È il primo passo dell’operazione «plastic free» lanciata per i due scali dalla società che li gestisce, Toscana Aeroporti, per eliminare uso della plastica nelle due strutture. Solo con questa operazione, si risparmieranno 3 mila litri di acqua al giorno (quella buttata nei lavandini verrà riutilizzata per i wc degli scali). Poi, si passerà a installare, sia a Pisa che a Firenze, 4 fontanelli di acqua di qualità (con acqua naturale e gassata), fuori e dentro l’area di accesso agli aerei, e distribuendo sia ai dipendenti che ai passeggeri borracce di alluminio. Il terzo passaggio sarà prima la «moral suasion» nei confronti di tutti i subconcessionari (negozi, ristoranti etc) per fargli eliminare tutta la plastica, per poi passare al divieto tout court. Ed anche se questo sarà un «problema» dal punto di vista commerciale, hanno spiegato i vertici della spa, «andremo avanti». Il progetto elaborato per Pisa e Firenze sarà il «modello» per tutti gli altri aeroporti di Corporacion America, ha spiegato il vicepresidente della spa, Roberto Naldi, presentando l’iniziativa. Per realizzarlo, è stata attivata una collaborazione con Publiacqua e Aque spa, le due società di gestione del servizio idrico dei rispettivi territori (rappresentate dai presidenti Lorenzo Perra e Giuseppe Sardu) e con le amministrazioni comunali di Firenze e Pisa. I sindaci Dario Nardella e Michele Conti hanno ribadito l’importanza di questa operazione. «Quando si muovono le imprese significa che il livello di consapevolezza è veramente alto, si uniscono etica e responsabilità sociale» ha detto Nardella. A margine della presentazione, Nardella è ritornato anche sulla possibilità di una collaborazione tra gli aeroporti di Bologna, Firenze e Pisa, idea nata dopo la possibile candidatura delle due città (e delle due regioni) per le Olimpiadi. «Se hai un potenziale avversario, o ci fai un accordo o lo “uccidi”. Visto che l’avversario non si può “uccidere”, può avere senso costruire un dialogo positivo tra gli scali toscani e Bologna, che non è un competitor solo per Firenze, ma anche per Pisa» ha detto Nardella. Aggiungendo però poi: «Abbiamo realizzato la tramvia dalla stazione Santa Maria Novella prima dell’inaugurazione del People mover di Bologna: quindi in questo caso, e lo dico scherzando al mio amico e collega sindaco Merola, uno a zero e palla al centro». Il collega di Bologna risponde su Facebook: «Caro Dario avanti insieme: ti invito all’inaugurazione del People mover. Ci andremo con l’eBike che a Bologna ci sara’ gia’ e a Firenze no... parata e pareggio. Ciao».