Al cinema, in tv: nessuno ferma la bufala Panzironi
Altra tribuna per le teorie senza alcun fondamento di Panzironi. «Perché il governo non lo ferma?»
Ancora ospite in prima serata su Canale 5, e da oggi anche al cinema. Nessuno ferma Adriano Panzironi, guru degli integratori e della dieta-bufala del paleolitico.
Adriano Panzironi, il guru della «dieta paleolitica» priva di alcun fondamento scientifico, continua a trovare adepti in tutta Italia. E oggi sbarca addirittura al cinema. Il film celebrativo che parla di lui, L’uomo che volle vivere 120 anni, regia di Dado Martino, stasera e domani sarà proiettato in 120 sale italiane, di cui sette in Toscana. Giornalista pubblicista sospeso dall’Ordine del Lazio, multato dall’Antitrust e dall’Agcom, duramente criticato dagli Ordini dei Medici e dei Farmacisti, nonostante tutto Panzironi continua a fare proseliti.
Anche grazie a comparsate tv che, malgrado il contraddittorio, non esitano a porgergli un microfono acceso per raccontare le sue invenzioni. Domenica, per la terza settimana consecutiva, il profeta di un’alimentazione senza pane e pasta ma a base di carne e di integratori — che ovviamente produce e vende lui stesso — è stato ospite di «Non è la D’Urso» su Canale 5. In un’arena in cui tutti strillano e in cui le invenzioni di Panzironi sono messe sullo stesso piano delle conoscenze scientifiche sperimentali, il guru viene lasciato libero, in prima serata su una tv nazionale, di dire che la sua dieta ha salvato un malato terminale di Aids. E chi prova ad interromperlo si becca del maleducato. «Life 120», la teoria che nega i benefici della dieta mediterranea per invitare a mangiare ogni giorno pancetta, uova, strutto e bistecche, finisce per avere sempre più successo tra libri, tv, linee alimentari e integratori acquistabili sul web. Mentre Adriano Panzironi, assieme al fratello Roberto, si vanta di fare milioni di euro. Contro la seconda comparsata da Barbara D’Urso, una settimana fa, si era scagliato il noto immunologo Roberto Burioni: «Una vergogna». Ieri, il deputato fiorentino di Fratelli d’Italia, Giovanni Donzelli, è tornato ad attaccare il governo per la mancata censura a Panzironi.
«Il governo avrebbe potuto fermare il film che diffonde le bufale di Panzironi ma ha deciso di non farlo — sottolinea Donzelli — La Commissione per la revisione cinematografica del ministero, che ha valutato L’uomo che volle vivere 120 anni, ha concesso il nulla osta. Evidentemente il governo non considera illecito lucrare sulle sofferenze delle persone malate vendendo false speranze». «Il governo si rende complice della diffusione di contenuti pericolosissimi per la salute dei cittadini — aggiunge il parlamentare — Da un lato lo Stato sanziona Panzironi tramite Agcom e Antitrust, dall’altro non utilizza gli strumenti che ha per evitare la diffusione dei suoi deliri».