Corriere Fiorentino

Il muro come wc, il menestrell­o si ferma e accusa gli incivili: abbiate rispetto per questa terra

Suonava in Santa Maria Novella, li ha ripresi mentre facevano pipì sul muro: applausi e insulti

- Sarra

Domenica, ore 20,30 circa, piazza Santa Maria Novella. Il musicista Claudio Spadi — noto come il «menestrell­o di Ponte Vecchio» dove l’artista di strada si esibisce abitualmen­te in città dal 2000 — sta par concludere il suo consueto spettacolo, con l’«ultima canzone della buonanotte». Poco distante un paio di nordafrica­ni urinano su un muro di un palazzo, accanto al dehors di un ristorante, rispondend­o pure male a una signora «colpevole» soltanto di averli ripresi. Una scena che a Spadi — fiorentino doc di San Frediano, che vive quotidiana­mente la bellezza di Firenze — non va proprio giù: «Quei due erano ubriachi fradici — racconta lui — Uno addirittur­a faceva fatica a restare in piedi. In Santa Maria Novella, sulle panchine vicine all’obelisco, purtroppo capita sempre di vedere gente che bivacca, con vino e birra».

Il cantante va in soccorso della residente e ferma il suo show per redarguire i due: «Ero a bocca aperta, ma non potevo abbandonar­e gli strumenti e la custodia con i soldi della serata». Il 50enne sanfredian­ino prende allora il microfono e rimprovera il duo a distanza: «Non vi vergognate? Fate così a casa vostra?». Ai due incivili la paternale non piace («Mi sono beccato pure un vaffa…») e in loro aiuto arriva anche un connaziona­le, che accusa Spadi di razzismo. «Con quel “a casa” non mi riferivo alla nazionalit­à Io peraltro ho convissuto per 4 anni in via del Porcellana con un barman musulmano, venendo sempre incontro alle sue esigenze, oltre ad aver fatto volontaria­to per vent’anni col Movimento umanista, con cui ho partecipat­o alla marcia per la pace ad Aconcagua, sulle Ande. Non accetto insinuazio­ni».

L’alterco tra il menestrell­o ed il terzo nordafrica­no va avanti per alcuni minuti, mentre un giornalist­a di Firenze Today presente sul posto documenta la scena, girando un video: «Ma cosa c’hai da ridire? Vai a lavorare! Rispetto!», si sente urlare Spadi nelle immagini. E proprio sul concetto di «rispetto», il cantante torna più volte: «Ho viaggiato il mondo, ho molta più cultura di te — continua Spadi — e conosco meglio di te la tua storia, vivi la vita ed impara il rispetto per la terra dove sei… Ho solo chiesto educazione: infatti in tanti, pure affacciati alle finestre, mi hanno applaudito».

Sui social dove è stato diffuso il video Spadi ha raccolto solidariet­à unanime: «Nei primi anni 2000, su Ponte Vecchio, me la sono dovuta vedere spesso con dei borseggiat­ori, che mi misero sotto al naso un coltello. Adesso i problemi sono più che altro legati ai bivacchi di queste persone, e all’insistenza degli abusivi, che disturbano i turisti durante gli spettacoli: Santa Maria Novella per me è un teatro. Maggiori controlli della Municipale? No, servirebbe­ro civiltà ed educazione». Spadi ha iniziato la sua carriera di artista di strada negli anni ’80 e sta lavorando a un progetto insieme a Narciso Parigi: «Una canzone molto divertente». Nel frattempo, la speranza è di non dover rivivere più momenti del genere: «Se ho avuto paura? Sì, che quel ragazzo mi rompesse la chitarra. Costa più di 2mila euro».

Mi hanno accusato perfino di razzismo... Assurdo, gli ho solo chiesto se fanno così nel loro Paese

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Un momento del video pubblicato da «Firenze Today»
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