Commisso: nuovo stadio anche fuori Comune Nardella insiste: Mercafir
Commisso apre a una soluzione nell’area metropolitana. Il sindaco di Campi: «Qui si farebbe in fretta»
Le parole di Commisso su un’area «metropolitana» per lo stadio sparigliano le carte. «Lavoriamo per la Mercafir», dice il sindaco di Firenze Nardella. Ma quello di Campi Fossi ribatte: «Noi siamo pronti».
Per scegliere dove fare lo stadio, più che la collocazione, ormai conta il «fattore T»: il tempo. Rocco Commisso è stato chiaro, nella sua intervista a Violanation.com: o ci sono risposte chiare, con tempi precisi, sulle due alternative nella città di Firenze, cioè restyling del Franchi o nuovo stadio alla Mercafir, o lui non ha problemi a trovare una soluzione nell’«area metropolitana». Anche fuori dal capoluogo, insomma.
Parole che suonano come musica per le orecchie del sindaco di Campi, Emiliano Fossi, che ha sul proprio territorio un terreno su cui la Fiorentina ha una prelazione per l’acquisto. Da Palazzo Vecchio, il sindaco Dario Nardella risponde con diplomazia: «Preferisco i fatti alle parole quindi io non parlo, ma lavoro per l’obiettivo che abbiamo a Firenze di fare lo stadio alla Mercafir». Ma sarà possibile? Ormai il mercato ortofrutticolo di Novoli è l’unica vera alternativa rimasta: il restyling del Franchi, se verrà confermato il no della soprintendenza all’abbattimento delle curve, è da scartare.
A Firenze, dunque, resta la Mercafir. E qui entra in campo il «fattore T» . Dopo la visita negli spazi del mercato e l’incontro con i vertici della partecipata pubblico-privata, Commisso ha ammesso: «Pensavamo fossimo più avanti». Il problema è che quando Palazzo Vecchio ha proposto al patron viola la vecchia soluzione, che usa solo metà dei 34 ettari, la Mercafir ha dovuto rimettere le mani al vecchio progetto, abbandonato quando l’ipotesi era quella di trasferire il mercato a Castello. E, per realizzare lo stadio e la cittadella nei tempi brevi sperati da Commisso (massimo 5 anni), il trasferimento dei capannoni e degli impianti nell’area nord dovrebbe avvenire a pezzi, liberando man mano aree su cui la Fiorentina potrebbe cominciare a costruire. Una soluzione che ha lasciato più di un dubbio alla Fiorentina. «Noi siamo convinti che lo spostamento sia possibile in 24 mesi» dice Giacomo Lucibello, presidente di Mercafir. E 2 anni sarebbero necessari alla Fiorentina per la progettazione e tutti i permessi (da Conferenza servizi). L’opzione Campi (oltre 30 ettari di fronte a Villa Montalvo) potrebbe, invece, avere il via libera «in 180 giorni, dal giorno della richiesta, come prevede la legge stadi voluta da Nardella», ha sostenuto più volte il sindaco Fossi. Che ieri è tornato alla carica: «A Campi le aree ci sono, si farebbe molto più in fretta. Qui saremmo pronti. Ha ragione Rocco, basta provincialismi». Fossi ricorda poi che molti stadi, da Parigi a Torino, «sono in Comuni limitrofi».
Comunque, tra due settimane arriverà la prima risposta ufficiale, quella della soprintendenza sul Franchi. Commisso vuole solo avere tempi definiti e percorsi certi. Che siano a Firenze o a Campi, poco importa: l’importante è che il nuovo stadio arrivi il prima possibile, perché lui lo stadio lo vuole «lasciare alla città» in tempi brevi .
❞ Nardella
Preferisco i fatti alle parole, lavoro per fare lo stadio a Firenze
❞ Fossi
Basta provincialismi, anche a Torino o Parigi lo stadio è fuori Comune