La banda spacciava per avere i soldi da giocare alle slot
Avrebbero speso i soldi che ricavavano dallo spaccio di droga per giocare alle slot machine nelle sale da gioco, arrivando a perdere a tal punto da non aver poi il denaro per pagare i loro fornitori di stupefacenti. È quanto hanno ricostruito i carabinieri che hanno smantellato una banda dedita allo spaccio di droga tra la Valdelsa e la provincia di Firenze: dodici le misure di custodia cautelare. Le persone coinvolte hanno nazionalità italiana e albanese. Tra gli arrestati anche un bidello di una scuola superiore: al momento non risulta che l’uomo spacciasse all’interno di un istituto alberghiero. All’interno della sua abitazione i militari hanno trovato e sequestrato qualcosa come due chili di marjiuana e 150 «palline» di cocaina. Secondo i carabinieri, gli spacciatori sarebbero tutti ludopatici e avrebbero perso fra i 2 e i 3 mila euro di media ciascuno ogni sera con punte fino a 15 mila euro. Dalle intercettazioni è emersa la paura degli spacciatori di poter essere vittima di ritorsioni per i debiti accumulati e la ricerca continua di armi per potersi difendere in caso di eventuali aggressioni. In una delle macchine fermate dai carabinieri è stata ad esempio ritrovata una pistola semiautomatica con la matrice abrasa. Un’altra pistola è stata recuperata nel marzo scorso dai carabinieri. Le armi dovevano servire per servirsi dalle aggressioni che gli spacciatori temevano da parte dei grossisti, coi quali erano indebitate. Nell’intera operazione sono state denunciate 19 persone, uno dei componenti della banda tra gli arrestati al momento è ricercato mentre 65 sono i capi di imputazione contestati. Le indagini, coordinate dal pm Siro de Flammineis, erano partite dopo una «soffiata» sul magazzino dello spaccio, un casolare abbandonato nelle vicinanze di Poggibonsi dove è stato ritrovato e sequestrato un chilo e mezzo di droga tra hashish e marijuana. I carabinieri hanno installato 5 telecamere nell’immobile e poi hanno ricostruito i movimenti degli spacciatori e dei loro fornitori residenti a Castelfiorentino, Grosseto e Fermo.
Dodici arrestati
In casa di un bidello trovati due chili di marijuana e 150 «palline» di cocaina