Corriere Fiorentino

L’Europa è l’ospite d’onore nella cittadella del Pisa Book

Dal 7 al 10 novembre il festival con oltre 200 iniziative. Con Santoni il salotto del «Made in Tuscany»

- Francesca Del Boca

Catherine Dunne, Manuel Vilas, Björn Larsson, la rivelazion­e Clare Hunter. Senza dimenticar­e la generazion­e del noir all’italiana di Marco Vichi, Giampaolo Simi, Valerio Aiolli o i Premi Strega Sandro Veronesi ed Edoardo Nesi.

E ancora centinaia di ospiti internazio­nali e nazionali tra scrittori, editori e traduttori saranno protagonis­ti, dal 7 al 10 novembre, di Pisa Book Festival: la fiera del libro toscana, nata diciassett­e anni fa e dedicata al mondo editoriale indipenden­te, che quest’anno mette in cartellone una maratona di duecentoci­nquanta iniziative letterarie. A cui darà il via la lectio magistrali­s sulla

❞ Lucia Della Porta Vogliamo rappresent­are e far incontrare l’intera filiera editoriale

scrittura di Marco Malvaldi, lasciando poi spazio ad autori provenient­i da tutta Europa, ospite d’onore del 2019. In particolar­e dalla Romania (Claudiu Florian, Radu Pavel Gheo ed Eugen Uricaru), per raccontare l’Europa orientale a trent’anni dalla caduta del Muro, e dal Portogallo con le sue ex colonie (Almeida Faria, Luís Cardoso, Valerio Romão): linguaggi e letteratur­e straniere che saranno oggetto di conversazi­oni, letture e seminari di traduzione. «Non solo scrittori e libri, tra titoli in catalogo e novità, ma anche chi sta dietro: l’intento di questa cittadella del libro è proprio rappresent­are e far incontrare l’intera filiera editoriale», ha detto la direttrice Lucia Della Porta. E così è anche per la scena italiana, di cui lo scrittore Vanni Santoni cura la sezione «Made in Tuscany»: salotto letterario che accoglierà, oltre alle novità fresche di stampa di Nesi e Veronesi, il Premio Viareggio Emanuele Trevi ma anche Giulio Pedani e Andrea Zandomeneg­hi. E gli incontri continuano nel caffè de «La Repubblica» con, tra gli altri, Bobo Rondelli, Benedetta Tobagi, Paolo di Paolo. Fino ad arrivare a un genere inedito, all’anticipazi­one del futuro che verrà. Editoriale e non solo. Si chiama «climate fiction» e si tratta di fantascien­za applicata al cambiament­o climatico: ne parlerà Francesco Verso, poeta e scrittore. «È come tralasciar­e la mostra mercato, che conta centosessa­nta editori per diecimila titoli», ha concluso la direttrice. «Ciò fa sì che questo salone del libro tutto toscano possa imporsi sempre più sulla scena nazionale». Aperto anche ai più piccoli: dai bambini dei Junior Lab, tra scrittura ed esercizi di calligrafi­a cinese, e i ragazzi del laboratori­o di giornalism­o. E a forme d’arte che vadano oltre la parola scritta, come le tavole illustrate — in esposizion­e a Palazzo Blu — tratte da Terraneo (Marino Amodio, Vincenzo Del Vecchio), libro sul Mediterran­eo come mare che unisce le culture che vi si affacciano.

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Björn Larsson tra gli ospiti del Pisa Book

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