Un «bombaburger» da mangiare nel tempio delle tapas
Quando, a fine anni ‘90, arrivò la mania della Spagna, ne restai piuttosto immune, trovando più fascinose le notti techno di Berlino; tuttavia qualche passaggio lo feci e da essi mi restò, su tutti, un ricordo: quello di certi bar barcellonesi, con crostini d’ispirazione basca, che ancora occupano nella mia memoria spazi tanto dorati da farmi entrare ogni volta che vedo la scritta «tapas bar». Così ho fatto a Prato – sarà la passione dei pratesi per Formentera ad aver portato alla sua nascita? – quando ho visto questo nuovo bar (in realtà è lì da due anni, ma era nuovo per me che passo di rado da quelle parti) e se alla sangria ho preferito dell’onesta birra, la cortesia del personale mi ha invogliato a ritornare. Sì, anche per un caffè: chi ha detto che gli spagnoli non lo sanno fare? Ma qua – in attesa di tornarci una terza volta, per la serata paella –, si scopre che sanno fare anche… Il bombaburger.