Pradè a Chiesa: «Il rinnovo? Ci si sposa in due»
Venuti firma fino al 2024. Il ds su Fede: «Per noi è una bandiera, ora tocca a lui»
«Quello di Venuti è un rinnovo meritato, che rientra in un percorso d’identità al quale teniamo molto». Daniele Pradè ha presentato così, ieri in conferenza, l’allungamento di contratto del terzino toscano, accordo fino al 2024 ed ingaggio che, come per Castrovilli, prevede una quota fissa e svariati bonus legati al rendimento. Originario di Montevarchi, cresciuto nel Valdarno, Lorenzo Venuti è alla Fiorentina dal 2004, e è da un video ai tempi degli Allievi che viene introdotto in sala stampa. «In estate aveva una grande opportunità per giocarsi le chance di conferma — riprende Pradè — c’era un’altra squadra che lo voleva ma sapeva che questa è casa sua. Siamo felici che abbia scelto di continuare con la Fiorentina e sono certo che presto si ritaglierà i suoi spazi».
«Il sogno di esordire al Franchi l’ho realizzato giocando contro il Napoli — racconta Venuti — il prossimo obiettivo è dimostrare di poter stare qui a lungo e trovare continuità. Ci sono stati momenti in cui ho creduto che avrei lasciato la Fiorentina, gli anni di contratto diminuivano e nonostante le cose andassero bene non sentivo troppa fiducia.
Ora tutto è cambiato».
Blindati Castrovilli e Venuti i prossimi a rinnovare saranno il difensore Ranieri e l’esterno Sottil («Ci stiamo lavorando e speriamo di chiudere a breve» ha confermato il diesse ) quanto al futuro di Chiesa tutto resta in stand-by. Tra gli obiettivi di Commisso c’è certamente quello di costruire una squadra forte, ricca di calciatori giovani e di talenti italiani, ma ancora è presto per considerare Chiesa il futuro della Fiorentina. «Su Federico siamo sempre stati chiari — conclude Pradè — siamo contenti di come si sta comportando, in campo e fuori, e ci saranno tempi e modi per mettersi a sedere a un tavolo. Per noi rappresenta un calciatore sul quale vogliamo costruire il nostro domani, mi auguro che anche lui la veda così perché i matrimoni si fanno in due. Serve capire quali sono le sue sensazioni e le sue motivazioni, solo lui può prendere certe decisioni. Balotelli obiettivo mancato? L’interesse per i calciatori forti c’è e c’è sempre stato, ma oggi è un giocatore del Brescia, mentre Ibrahimovic o De Rossi non hanno più un senso».