Ecco i 37 Comuni toscani dove il cellulare non fa
Il censimento Uncem: in Toscana oltre 100 zone senza copertura, non solo in montagna
Trentasette Comuni dove i cellulari ancora non prendono, o quasi. Oltre cento zone senza alcuna copertura censite dall’Uncem, l’Unione delle comunità montane, e non tutte sulle nostre montagne. Così vive chi, nel mondo iperconnesso, ha difficoltà anche a fare una telefonata.
La storica accensione delle prime reti di telefonia mobile in Italia avvenne nell’85, quando gli esperti assicuravano che il territorio di tutta Europa sarebbe stato interamente coperto non oltre il ’94. Siamo nel 2019 e la rete italiana sembra ancora un groviera, piena di buchi. Tanto che in base a una ricerca nazionale di Uncem, l’Unione delle Comunità Montane, anticipata da corriere.it, soltanto in Toscana ci sono ben 37 Comuni che hanno parti del territorio senza alcuna copertura. Sono in tutto 106 i paesi, i quartieri, le frazioni, le strade in cui il cellulare è senza campo, perché lì nessun gestore arriva col proprio servizio. Il censimento di Uncem non è neppure completo, se esistono realtà come quella che raccontiamo nell’articolo qua sotto su Castello a Cintoja, nel Comune di Greve.
A peggiorare il quadro, il dato è «outdoor», ovvero non ci si riferisce agli smartphone che non prendono dentro le mura di casa, ma che non riescono a farlo neppure all’aperto. Il censimento tocca località di montagna, di mare e di collina, persino capoluoghi di provincia.
Così viene fuori che ad essere senza campo sono la zona Nord di Follonica, il centro storico di una realtà turistica come Fosdinovo (dove il cellulare è «morto» anche in municipio) o come San Casciano dei Bagni, il Parco nazionale della Pace di Sant’Anna di Stazzema, la frazione di Piaggione nel Comune di Lucca. Il record va al Comune di Sovicille, con nove frazioni senza linea. Mentre tra le strade provinciali in cui è impossibile chiamare soccorsi in causo di auto in panne, spunta anche l’ex statale Faentina tra il Mugello e Firenze. In Lunigiana, Garfagnana, Val di Sieve, Alto Mugello, Senese, Amiata ci sono i principali buchi del grande groviera della telefonia mobile italiana. Del resto, la situazione è persino peggiore per quel che riguarda la connessione a internet degli smartphone: è sufficiente guardare le mappe dei siti web dei gestori per scoprire che, ora che si parla dell’imminente arrivo della connessione superveloce 5G, ci sono parti di territorio che ancora aspettano il 2G. A lanciare il censimento, il presidente nazionale di Uncem, Marco Bussone, che annuncia un nuovo aggiornamento della mappa entro sei mesi: «Quando mi sono insediato, nel 2018, ho dato la priorità al problema della mancata copertura telefonica del territorio. Da parte dei gestori e di Asstel Confindustria, la domanda che mi veniva fatta era: “Ma dove sono questi posti senza segnale?”. Così ho scritto a tutti i sindaci d’Italia perché mi indicassero i punti non coperti. Ora abbiamo una base di conoscenza da cui partire. Spero che la politica si muova, servono finanziamenti per i ripetitori».
Niente campo
Dal centro di Fosdinovo a San Casciano dei Bagni, dal Parco di Sant’Anna di Stazzema a nove frazioni di Sovicille