Per il consenso la stessa piattaforma di Trump
Si chiama «Nation Builder», Italia Viva lo utilizza per le iscrizioni e la raccolta fondi
Non era un segreto, ma come con le assicurazioni, in pochi avevano notato la scritta in basso a destra sui siti della Leopolda e di Italia Viva.
«Realizzato con Nation Builder», si legge nei due siti. E il
Fatto Quotidiano, che lo ha notato per primo, fa notare che quel software è stato usato anche da Donald Trump nella sua ultima edizione. Una polemica che fa arrabbiare i renziani, già riuniti alla Leopolda, anche senza software. Soprattutto il suo «social media strategist» Alessio De Giorgi, che pubblica un lungo post per spiegare che quel software è usato «pure dal partito comunista francese». Ed ha ragione: Nation Builder è una piattaforma «mercenaria», nel senso che è a disposizione di tutti (a 19,9 dollari al mese, per le singole persone, per le organizzazioni alcune decine di migliaia di dollari l’anno). E serve a trasformare «i fan in attivisti».
In realtà, in questo momento, Nation Builder viene usata dalla Leopolda e da Italia Viva ai minimi livelli. «Siamo ai primi step» spiega lo stesso De Giorgi. Tradotto: siamo alla fase delle iscrizioni al partito (gestite tutte online per evitare «i signori delle tessere», ha detto lo stesso Matteo Renzi presentando il nuovo partito), della creazione di un minimo di struttura territoriale. E ovviamente è già partito il fund raising. Tutte attività che possono essere gestite facilmente da questa piattaforma, il cui però utilizzo «politico», nelle fasi successive, è molto più intenso. Può far condividere in automatico messaggi, mailing e social (ed analizza cosa succede quando uno si attiva e la risposta degli avversari). Ma soprattutto gestire campagne elettorali, fino ad indicare, strada per strada, la presenza di indecisi, come usare ed impegnare al meglio i tempi dei volontari, su chi puntare per cercare fondi. Il tutto, già usato da Macron come i Verdi alle ultime Europee, ma anche numerose organizzazioni non governative tra cui alcune antirazziste (ed anti Trump) negli Usa. Perché, come si spiega nella demo, più che la piattaforma, pesano i contenuti.
Come funziona
È a disposizione di tutti: si paga 19,9 dollari al mese per uso privato, ma alle aziende costa alcune decine di migliaia di dollari l’anno