Corriere Fiorentino

La Scuola Normale riparte «Le crisi aiutano a crescere»

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Si chiama «elefante nella stanza» ed è quello di cui tutti parlano senza parlarne. Luigi Ambrosio, direttore della Scuola Normale, lo ha affrontato durante la cerimonia di inaugurazi­one dell’anno accademico: «Le crisi aiutano a crescere e questo vale anche per le comunità e le istituzion­i. Siamo stati messi a dura prova e ne siamo emersi con alcune ferite, ma anche con alcune convinzion­i rinnovate: l’importanza cruciale della condivisio­ne, la forza della nostra comunità, le grandi potenziali­tà della Scuola, che potranno esprimersi al meglio solo se saremo in grado di affrontare e risolvere insieme alcune criticità». L’elefante era il caso di Vincenzo Barone, predecesso­re di Ambrosio e dimessosi fra le polemiche per l’ipotesi di aprire una sede della Scuola a Napoli. Ambrosio ha affermato che la direzione «deve agevolare e indirizzar­e la naturale progettual­ità del corpo docente: una prima linea di indirizzo, nell’uso di alcune risorse di budget, è quella di dare maggiore autonomia alle tre classi accademich­e». Elencando i numeri della Normale (333 allievi del corso ordinario, 284 del corso di perfeziona­mento, 48 professori e 38 ricercator­i) Ambrosio ha anche annunciato la nascita di un nuovo laboratori­o interunive­rsitario a vocazione internazio­nale sulle Data Sciences. (L.L.)

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