TEX CHE VERRÀ (TRA WEST E CHIANTI)
Palazzo Malaspina a San Donato in Poggio espone i lavori di Fabio D’Agata, il nuovo disegnatore di Casa Bonelli. In anteprima, insieme agli ultimi fumetti, le tavole in uscita nel 2021. «Ho imparato andando a bottega e lavorando sodo»
Da una parte vediamo il fedele Dinamite che si alza su due zampe per farsi baciare dai raggi del sole sulla punta di uno sperone di roccia, con Tex che lo guarda dal basso accarezzando la testa di un lupo. Dall’altra Tiger Jack con gli occhi socchiusi, in pace, mentre saluta gli amici da lontano. E ancora Tex Willer impegnato in un sopralluogo pancia a terra sui tetti di un villaggio di messicani e Kit Carson che gli tende la mano.
Non siamo a Nogales in Arizona, ma in Chianti. A San Donato in Poggio per la precisione, negli spazi di Palazzo Malaspina. Dove fino al primo dicembre la mostra Fra la via del Chianti ed il West propone, insieme ai lavori realizzati negli ultimi tre anni, alcune tavole inedite della nuova storia del più famoso cowboy dei fumetti che uscirà nel 2021. È la personale di Fabio D’Agata, nuovo autore di Tex Willer per la Bonelli, creato da Giovanni Luigi Bonelli nel 1948. Il disegnatore romano è un enfant prodige dell’illustrazione fin dall’età di 10 anni: «Disegno da una vita, coltivo questa passione da quando frequentavo la scuola elementare — racconta — sono cresciuto con i classici per ragazzi e dalla lettura sono passato al disegno con l’entusiasmo e la curiosità di un bambino che esprime idee, fantasia, creatività». Già a 24 anni, nel 1996, D’Agata pubblica 3 storie per la Fenix, casa editrice che provò a competere con Sergio Bonelli e l’anno dopo lo troviamo a Lucca Comics come parte dello staff del neo nato «Samuel Sand» per lavorare sul personaggio di Lazarus Ledd. Gian Maria Contro, curatore de «Le Storie» gli ha commissionato il primo lavoro a tema western con lo sceneggiatore Paolo Morales proprio per le edizioni Bonelli dove esordisce con l’albo numero 66.
«Amo raccontare per illustrazioni le storie di Tex — prosegue il disegnatore — personaggio che amo per il suo spirito avventuriero e che è riuscito ad accogliere il mio mondo, fatto di sogni e spazi interminabili di immaginazione». «Tutto quello che so
lo devo ai grandi maestri del fumetto come Claudio Villa che mi hanno affiancato e guidato lungo il mio percorso. Ho imparato andando “a bottega”, lavorando sodo, sul campo».
«Sono un grande appassionato di Tex che non ho mai smesso di leggere — ha spiegato il vicesindaco di Barberino Tavarnelle, Giacomo Trentanovi, che ha fortemente voluto questa mostra — è un piacere e un onore per l’Unione comunale del Chianti fiorentino ospitare i capolavori, alcuni dei quali inediti, di Fabio D’Agata, entrato a far parte di una casa editrice di livello mondiale nel mondo del fumetto». La mostra è a ingresso libero.