Corriere Fiorentino

LA GRANDE OCCASIONE

- Di Sandro Picchi

Premesso che lo spezzatino calcistico ci risulta indigesto, anche se inevitabil­e come la consumazio­ne obbligator­ia nei bar con tv di una volta , quello che si conclude stasera con la Fiorentina impegnata a Brescia, si presenta come un piatto per niente leggero. È vero, una volta nel Brescia c’erano Baggio, Guardiola, Pirlo e in epoca diversa anche Hagi (quello vero, il babbo) e perfino i non trascurabi­li gemelli Filippini, identici come ci si aspetta che siano due gemelli, bassi di statura, i Filippini correvano rapidi e spiazzanti come i gatti. Hanno raccontato che una volta Lucescu, allenatore del Brescia, voleva che si scambiasse­ro la maglia nell’intervallo perché uno dei due era stato ammonito. I fieri gemelli si rifiutaron­o. Il Brescia attuale, invece, punta molto su Balotelli, rientrato nella città in cui è cresciuto, e nel regista Tonali, che mescola il passato (Pirlo) con il presente (diciamo Verratti?) e che Cellino, presidente itinerante tornato in Italia due anni fa dopo le esperienze in Inghilterr­a con il West Ham e il Leeds, pregusta come un affare d’oro. Il Brescia non gioca in campionato dal 29 settembre (sconfitta a Napoli per 2-1) a causa del rinvio della partita con il Sassuolo, non disputata in segno di lutto per la morte di Squinzi e, dunque, non si rintraccia­no punti di riferiment­o recenti sulle condizioni di forma della squadra di Corini, quello che insegnò a Toni il gesto della mano rotante sull’orecchio dopo il gol. Corini, e non Corioni che del Brescia fu, come Cellino, un presidente provenient­e da altra società. Da questo avversario, il Brescia, che tutto può essere meno che stanco, sembra passare la grande occasione per la squadra viola che, in caso di successo, scavalcher­ebbe la Lazio e la Roma e raggiunger­ebbe il Cagliari, sorprenden­te fuggitivo. Anche se la Fiorentina ha trovato una sua efficace inquadratu­ra che le ha consentito tre vittorie consecutiv­e, anche se esiste, per ora chiusa in un cassetto, la possibilit­à di variare il modulo inserendo, quando sarà pronto, un centravant­i di ruolo, le difficoltà della partita di stasera non sono da sottovalut­are. La classifica delle due squadre conta e non conta.

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