Saturnia, la svolta
Cascatelle chiuse di notte e ingresso a un euro La proprietà: contro il degrado
Il presidente Caputi «Tra scambisti, spacciatori e turisti mordi e fuggi così sono impresentabili»
Citate dall’Huffington SATURNIA (GROSSETO) Post come sito turistico tra i più importanti d’Italia, inserite dal New York
Times nell’elenco delle destinazioni da vedere almeno una volta nella vita, le famose cascate, o cascatelle, di Saturnia — le piscine naturali scavate nella roccia in un paesaggio da favola — fanno discutere. Il nodo del contendere riguarda il passaggio di gestione: da pubblica a privata. Un cambiamento scaturito dal mancato rinnovo al Comune di Manciano da parte della società Terme di Saturnia, che detiene le concessioni e gestisce il vicino complesso termale e un campo da golf, e che ieri è entrata a far parte della catena Starhotels.
Una svolta che, tra le altre cose, implica un progetto di riqualificazione dell’area. «Le cascate — spiega Massimo Caputi, presidente di Terme di Saturnia — sono diventate un luogo impresentabile: di notte frequentate da scambisti e spacciatori, e, di giorno, prese di mira da un turismo mordi e fuggi con relativo abbandono di tonnellate di rifiuti. Il nostro intento è restituire lo splendore a uno dei luoghi più conosciuti della Toscana, e d’Italia, attraverso una seria riqualificazione». L’obiettivo del presidente è una battaglia al degrado: «Siamo intenzionati a eliminare ogni traccia di incuria, poiché, queste incredibili cascate, rappresentano una grande ricchezza per il territorio; le amministrazioni che si sono succedute le hanno abbandonate al loro destino, senza una precisa normativa».
Il nuovo progetto dovrebbe vedere la luce in quattro mesi — tra gennaio e febbraio 2020 — e quasi certamente si chiamerà «Bosco Sacro». L’ingresso resterà libero con un biglietto simbolico a un euro. «Le Terme —riprende il presidente — saranno regolamentate da un orario preciso, e la notte saranno chiuse e resteranno accessibili solo per eventi ad hoc». Il piano, oltre a una nuova illuminazione, comprende: la creazione di un’«Isola felice» attrezzata all’ingresso delle persone diversamente abili, due piscine, una scala in legno e un giardino con sessanta querce e due piccoli laghetti. Il compito di migliorare lo spazio spetta al paesaggista Paolo Pejrone, che si prefigge «di tirare fuori la sacralità di quest’angolo, trasformandolo in un giardino». Lo scorso 3 settembre Terme di Saturnia srl ha inviato al municipio di Manciano una lettera con la disdetta del contratto di comodato d’uso, entro la scadenza prevista del 22 aprile 2020, e la conseguente riconsegna del bene. «Per quanto ci riguarda— dice il sindaco Mirco Morini — sarebbe stata nostra intenzione mantenerne la gestione, ma non è stato possibile; in ogni caso l’area è diventata ingestibile e necessita di una riorganizzazione. Abbiamo stanziato dei fondi per l’acquisto di un terreno e la realizzazione di un parcheggio a 500 metri dalle cascate, che restano uno dei posti più affascinanti al mondo».