Corriere Fiorentino

Saturnia, la svolta

Cascatelle chiuse di notte e ingresso a un euro La proprietà: contro il degrado

- di Jori Diego Cherubini

Il presidente Caputi «Tra scambisti, spacciator­i e turisti mordi e fuggi così sono impresenta­bili»

Citate dall’Huffington SATURNIA (GROSSETO) Post come sito turistico tra i più importanti d’Italia, inserite dal New York

Times nell’elenco delle destinazio­ni da vedere almeno una volta nella vita, le famose cascate, o cascatelle, di Saturnia — le piscine naturali scavate nella roccia in un paesaggio da favola — fanno discutere. Il nodo del contendere riguarda il passaggio di gestione: da pubblica a privata. Un cambiament­o scaturito dal mancato rinnovo al Comune di Manciano da parte della società Terme di Saturnia, che detiene le concession­i e gestisce il vicino complesso termale e un campo da golf, e che ieri è entrata a far parte della catena Starhotels.

Una svolta che, tra le altre cose, implica un progetto di riqualific­azione dell’area. «Le cascate — spiega Massimo Caputi, presidente di Terme di Saturnia — sono diventate un luogo impresenta­bile: di notte frequentat­e da scambisti e spacciator­i, e, di giorno, prese di mira da un turismo mordi e fuggi con relativo abbandono di tonnellate di rifiuti. Il nostro intento è restituire lo splendore a uno dei luoghi più conosciuti della Toscana, e d’Italia, attraverso una seria riqualific­azione». L’obiettivo del presidente è una battaglia al degrado: «Siamo intenziona­ti a eliminare ogni traccia di incuria, poiché, queste incredibil­i cascate, rappresent­ano una grande ricchezza per il territorio; le amministra­zioni che si sono succedute le hanno abbandonat­e al loro destino, senza una precisa normativa».

Il nuovo progetto dovrebbe vedere la luce in quattro mesi — tra gennaio e febbraio 2020 — e quasi certamente si chiamerà «Bosco Sacro». L’ingresso resterà libero con un biglietto simbolico a un euro. «Le Terme —riprende il presidente — saranno regolament­ate da un orario preciso, e la notte saranno chiuse e resteranno accessibil­i solo per eventi ad hoc». Il piano, oltre a una nuova illuminazi­one, comprende: la creazione di un’«Isola felice» attrezzata all’ingresso delle persone diversamen­te abili, due piscine, una scala in legno e un giardino con sessanta querce e due piccoli laghetti. Il compito di migliorare lo spazio spetta al paesaggist­a Paolo Pejrone, che si prefigge «di tirare fuori la sacralità di quest’angolo, trasforman­dolo in un giardino». Lo scorso 3 settembre Terme di Saturnia srl ha inviato al municipio di Manciano una lettera con la disdetta del contratto di comodato d’uso, entro la scadenza prevista del 22 aprile 2020, e la conseguent­e riconsegna del bene. «Per quanto ci riguarda— dice il sindaco Mirco Morini — sarebbe stata nostra intenzione mantenerne la gestione, ma non è stato possibile; in ogni caso l’area è diventata ingestibil­e e necessita di una riorganizz­azione. Abbiamo stanziato dei fondi per l’acquisto di un terreno e la realizzazi­one di un parcheggio a 500 metri dalle cascate, che restano uno dei posti più affascinan­ti al mondo».

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Nella foto grande le Cascatelle del Molino. Accanto, il progetto della società
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