Basta eccessi
Il rettore Dei: mai più spazi per le feste, denuncerò gli abusi
L’Università di Firenze dice stop alle feste serali in Ateneo. Lo comunica in una lettera agli studenti il rettore Luigi Dei, dando seguito a una decisione del Senato Accademico che, lo scorso 24 settembre, ha deliberato la sospensione a tempo indeterminato di tutte le richieste di assegnazione di spazi per eventi non finanziati dall’Ateneo, fuori dell’orario di apertura delle strutture universitarie (invitando inoltre l’Ateneo ad adottare misure idonee a tutela della sicurezza e dell’immagine dell’Università degli Studi di Firenze). «Abbiamo constatato che non ci sono le condizioni di sicurezza necessarie» spiega Dei. L’Università di Firenze «ritiene la socializzazione fra gli studenti un valore da perseguire e per questo motivo mette volentieri a disposizione i propri locali per iniziative culturali e di aggregazione da svolgersi negli ordinari orari di apertura», e secondo il regolamento per l’assegnazione degli spazi, in vigore dal 2017, che vieta di somministrare bevande alcoliche e di provocare rumori superiori ai limiti di emissione e immissione e che possano creare disturbo della quiete pubblica. Ma troppo spesso le regole sono state ignorate e le iniziative serali si sono trasformate in feste dove si vende e beve alcol, viene messa musica alta anche dopo le 23,30 e si ritrovano più persone rispetto al numero indicato dalle norme di sicurezza. «Una cosa è la socializzazione attraverso la proiezione di un film o con musica moderata, un’altra quello che accade durante queste feste». Da qui (dopo l’accoltellamento di un ragazzo alla fine di una festa nel marzo scorso e la denuncia alla polizia municipale per rumori molesti in via della Toretta), la stretta sull’assegnazione degli spazi agli studenti: «Eventuali iniziative organizzate lo stesso saranno considerate occupazione di spazi e quindi denunciate all’Autorità di Pubblica Sicurezza». Continueranno a svolgersi invece gli eventi anche serali finanziati
Il precedente
A marzo un ragazzo fu accoltellato dopo un party «Segnaleremo alla polizia le iniziative abusive»
dall’Ateneo, come i cineforum. «Gli studenti la vedono come una decisione limitativa, capisco le loro esigenze, ho avuto anche io 20 anni. Ma è per garantire la loro sicurezza, sarei irresponsabile se non facessi» spiega il rettore, che è ha ricevuto il mandato dal Senato Accademico di cercare spazi alternativi, più adatti alle feste, bussando a Comune, associazioni sportive, circoli ricreativi. «Non mancherà l’impegno dell’Ateneo per favorire i momenti di aggregazione e ristoro».