Senza Ribery tocca a Boa
Campionato Stasera contro il Sassuolo (ore 21) Montella costretto a cambiare modulo Con Lirola e Caceres out, in difesa si torna a quattro: «Mi fido di chi scenderà in campo»
Dolcetto o scherzetto? Il campionato torna a bussare alla porta della Fiorentina. C’è il Sassuolo e alla vigilia della notte delle streghe, i viola, son chiamati a dare risposte. Sapranno cacciarle? O si lasceranno spaventare? Dubbi leciti. Soprattutto perché alle spalle c’è un’altra nottata piena di fantasmi che, probabilmente, hanno tormentato il sonno di chi, invece, veniva da un periodo dolce come una caramella.
Eppure, il padrone di casa, non vede l’ora di aprirla, quella porta. Volto rilassato e il sorriso di chi sa dove sta andando. E pazienza se, il ko con la Lazio, è stato accolto da tante critiche. Vincenzo Montella tira dritto. «Secondo me si è esagerato — puntualizza — ma ho le spalle larghe e non ho problemi a prendermi tutte le responsabilità».
Testa alta, e una grande convinzione nel lavoro che, assieme alla squadra, sta portando avanti. «Abbiamo affrontato una corazzata ma ce la siamo giocata alla pari. Sono orgoglioso dei ragazzi. È vero, abbiamo perso, ma soltanto per un episodio sfortunato». Ovvio il riferimento al gol di Immobile, e a tutto quello che ne è seguito. Compresa la sua squalifica che, stasera, lo costringerà a seguire il match dalla tribuna. «Sono andato un po’ fuori dalle righe e accetto le decisioni del giudice sportivo». Traduzione: nessun ricorso. Stesso discorso per Ribery. A proposito. Il fuoriclasse francese, prima di sfogarsi col guardalinee, se l’era presa col mister per la sostituzione. «Franck è andato oltre ma questo non inciderà in nessun modo nel nostro rapporto che, ci tengo a sottolinearlo, è stato splendido fin da prima che arrivasse». Il problema, se così si può chiamare, sta nel carattere del francese. «La sua testa corre come se il tempo non fosse passato, e di questo noi ce ne stiamo giovando. Se ci ha scelto è perché si sente ancora un campione ed ha motivazioni forti”» Un allenatore, però, deve fare valutazioni diverse, «e Ribery ha 36 anni, e il suo motore va gestito con attenzione».
Mancheranno, l’ex Bayern, Caceres e Lirola. Tre assenze pesanti che, dopo sette partite consecutive, costringerà la Fiorentina a cambiare abito. «Ma io mi fido di chi dovrà giocare», dice Montella. Resta da capire come, e con chi, ovvierà all’emergenza. La sensazione è che possa cambiare anche il modulo. Niente 35-2, ma 4-3-3 con Venuti a destra, Dalbert a sinistra, e Pezzella-Milenkovic in mezzo.
«Anche a centrocampo cambierò qualcosa», annuncia Montella, e tutto lascia pensare che possa essere Badelj a tirare il fiato, con l’inserimento di Benassi e lo spostamento di Pulgar in regia. E poi l’attacco. «Vlahovic rispetto a Pedro è più avanti ma Boateng mi offre più garanzie». Il Boa, insomma, è pronto a riprendersi una maglia da
❞ Franck è andato oltre, ma questo non inciderà sul nostro rapporto Ha 36 anni e il suo motore va gestito
titolare. Giocherà da «finto nove», con Fede e Sottil ai suoi lati. L’alternativa è la conferma del 3-5-2. In quel caso, come quinto di centrocampo, si aprirebbe il ballottaggio tra Venuti e Sottil, con Ceccherini dietro insieme a Pezzella e Milenkovic. Piccoli dubbi, da sciogliere in mattinata. Per il resto, solo certezze. «Dobbiamo esser fieri di quanto stiamo facendo, la strada è giusta e, forse, siamo più avanti del previsto». Così avanti da poter pensare all’Europa? «No, non mettiamo pressioni alla squadra». Frena, Montella, ma fino ad un certo punto. «Perché non dobbiamo perdere l’entusiasmo e, anzi, forse è giusto sognare un po’».