Corriere Fiorentino

Borrelli per ricordare l’Alluvione

Il capo della Protezione civile a Firenze 53 anni dopo. Le iniziative

- Francesca Del Boca

Sono passati cinquantat­ré anni da quel disastroso 4 novembre 1966, quando Firenze fu devastata dall’alluvione. «Una data spartiacqu­e tra chi ha vissuto il dramma e chi, invece, ne ha sentito parlare nei decenni successivi», ha detto Luca Milani, presidente del Consiglio comunale. Che anche quest’anno, proprio lunedì 4, con l’associazio­ne Firenze Promuove ricorderà il tragico evento in un fitto programma di cerimonie. Con una novità: l’apertura gratuita dalle 11 alle 22 del Museo Novecento. «La scelta non è un caso. Il Museo Novecento è nato anche grazie alla donazione del critico Carlo Ludovico Ragghianti, che dopo l’alluvione lanciò una “chiamata alle arti” raccoglien­do donazioni di artisti e collezioni­sti internazio­nali, tra cui la prestigios­a collezione Alberto della Ragione — ha spiegato — commentato l’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi — Il Museo Novecento, insomma, parla indirettam­ente dell’alluvione. E in particolar­e della solidariet­à che passa attraverso il linguaggio universale dell’arte». Ecco come si svolgerà la giornata di lunedì, tra le sponde dell’Arno e le stanze di Palazzo Vecchio. Alle 11 la messa presso l’Oratorio Santa Maria delle Grazie sul lungarno Diaz, officiata dall’inviato speciale del Cardinal Betori Monsignor Marco Domenico Viola in ricordo delle vittime dell’alluvione; da lì al Ponte alle Grazie si muoverà poi un corteo, aperto dal Gonfalone e con la partecipaz­ione straordina­ria dei volontari della Misericord­ia, per la benedizion­e del fiume e il lancio della corona commemorat­iva tra i flutti. Nel pomeriggio invece, a partire dalle 14.30, l’intervento del Capo dipartimen­to della Protezione Civile Angelo Borrelli e del Segretario generale dell’Autorità di Bacino distrettua­le dell’Appennino settentrio­nale Massimo Lucchesi durante il Consiglio Comunale. «Perché il fiume non è elemento di morte e distruzion­e, ma fonte di incontro e vita sociale – ha concluso Luca Milani – e proprio in occasione del 4 novembre, faremo il punto definitivo sullo stato di avanzament­o dei lavori per la messa in sicurezza dell’Arno che, a partire dal 2015, ha visto un nuovo impulso».

Ospite speciale di quest’anno la Misericord­ia di Firenze, rappresent­ata dal Provvedito­re Giovangual­berto Basetti Sani. «Per onorare l’attività svolta dai tanti volontari che da ogni dove giunsero a Firenze. E chi meglio della Misericord­ia, con i suoi oltre sette secoli, potrà testimonia­re il mondo del volontaria­to?», ha precisato il presidente di Firenze Promuove Franco Mariani. Riportando alla memoria quel momento drammatico in cui il mondo intero si strinse intorno a Firenze.

❞ Apertura gratuita fino alle 22 al Museo Novecento nato anche grazie alla donazione di Ragghianti

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Il 4 novembre del 1966 in piazza della Signoria

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