Corriere Fiorentino

Commisso: «Una minoranza che va cacciata»

Il patron viola alla cerimonia per Mandela con Boateng: «È una battaglia da vincere» Poi la visita al Meyer insieme a Montella e a una parte della squadra per portare regali ai bambini

- di Luciana Magistrato a pagina

Ancora un no al razzismo, ribadito ieri dal presidente Rocco Commisso e da Kevin Prince Boateng nel giorno del sesto anniversar­io dalla morte di Nelson Mandela.

Nella cerimonia al Mandela Forum, il palazzetto dello sport che prende il nome dell’ex presidente del Sudafrica, il patron viola ha ricordato alcuni episodi personali: «Quando giocavo io — ha detto — nella mia squadra c’erano quattro giocatori africani e altri addirittur­a dei Caraibi: io ero il loro capitano, nessuno mi poteva toccare questi giocatori, perché eravamo tutti uguali. La differenza di colore non fa parte del calcio e gli italiani non sono razzisti: quella minoranza che esiste deve essere debellata». Boateng il razzismo l’ha spesso vissuto sulla sua pelle (nel 2013, quando giocava nel Milan, abbandonò il campo in un’amichevole contro la Pro Patria) e Nelson Mandela è uno dei suoi idoli. Nel 2010 in Sudafrica, durante i Mondiali con il suo Ghana, ha avuto anche l’onore di incontrarl­o. «Sono orgoglioso e onorato di essere qua rappresent­are la Fiorentina e me stesso e anche questa lotta che dobbiamo continuare a combattere insieme. Non è finita ma andiamo avanti nella battaglia», ha affermato. Sia la Fiorentina che Boateng tra l’altro sui social hanno polemizzat­o sulla scelta del Corriere dello Sport di titolare «Black Fiday» con le foto di Lukaku e Smalling sulla prima pagina di ieri per parlare della sfida tra Inter e Roma.

Per Rocco Commisso oggi sono 6 mesi dall’acquisto della Fiorentina e da allora ha cercato in tutti i modi di entrare nel tessuto sociale della città. La Fiorentina ha stretto un legame importante con il Meyer (il logo compare anche sulla maglia) e ieri mattina il tycoon e una folta delegazion­e delle due squadre viola, con in testa Chiesa e Alia Guagni, hanno fatto visita proprio all’ospedale pediatrico per salutare i bambini ricoverati. È stata una giornata di sorrisi per i bambini e le loro famiglie, ma anche per i giocatori che si sono soffermati a parlare e a fare foto con i piccoli pazienti. «È stata una visita molto bella — ha commentato il direttore generale del Meyer Alberto Zanobini ai microfoni di Radio Bruno — iniziative così sono importanti e toccano da vicino i bambini, le loro famiglie e anche tutto lo staff dell’ospedale. Grazie al grande cuore di Commisso».

La giornata degli eventi si è conclusa allo store del fashion partner Montezemol­o: «Dopo Verona — ha detto Milan Badelj — ho parlato di squadra svuotata, senza la grinta e la voglia di ribaltare il risultato, e vincere col Cittadella ci ha fatto sicurament­e bene. Benassi? Rimane fuori dai radar anche quando fa bene, si sacrifica tanto per la squadra, lavora ogni giorno per la squadra perciò sono molto contento per la sua doppietta e la concorrenz­a fa bene nella squadra. Indossare la fascia? È una emozione unica, sanno tutti che per me è particolar­e. I sei mesi di Commisso hanno portato entusiasmo. Il centro sportivo, lo stadio, il rafforzame­nto della squadra provano che vuole fare tanto per la Fiorentina».

 ??  ??
 ??  ?? Rocco Commisso con un bambino al Meyer nella visita di ieri mattina
Rocco Commisso con un bambino al Meyer nella visita di ieri mattina
 ??  ?? Rocco Commisso e Boateng al Mandela Forum
Rocco Commisso e Boateng al Mandela Forum

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy