Corriere Fiorentino

L’impianto geotermico che divide gli ecologisti

Toscani e Italia nostra contro il progetto di Abbadia San Salvatore. Legambient­e: no ai pregiudizi

- M. Bernardini

È derby tra associazio­ni ambientali­ste. Il progetto d’impianto geotermico proposto da Sorgenia a ridosso della Val d’Orcia manda in fibrillazi­one il mondo ecologista e fa sobbalzare sulla sedia Oliviero Toscani. Lo sa bene il sindaco di Abbadia San Salvatore, Fabrizio Tondi, primo sostenitor­e del progetto geotermico che qualche giorno fa ha incassato applausi al forum romano Qualenergi­a organizzat­o, tra gli altri, da Legambient­e. Tondi, secondo cui l’impianto di Sorgenia potrebbe portare «una settantina di posti di lavoro» deve però far sue anche le bordate del famoso fotografo: «La Toscana è il territorio più conosciuto al mondo, una magia. La Val d’Orcia è un’opera d’arte. Il sindaco di Abbadia San Salvatore — ha detto Toscani ai microfoni di Radio radicale — ha scelto di produrre il brutto: passerà alla storia per questo». Tondi replica: «Non possiamo vivere di fotografia, estetica e bellezza. Abbiamo bisogno di lavorare. C’è un mondo di operai, fabbriche e aziende che rendono vivi i paesi e contrastan­o lo spopolamen­to». La vicenda coinvolge tutto il mondo ecologista: al niet a ogni genere di discussion­e sulla nascita dell’impianto da parte di Italia nostra e Forum ambientali­sta fanno da contraltar­e l’acclamazio­ne del sindaco all’iniziativa romana evidenziat­a da Francesco Ferrante, vicedirett­ore del Kyoto club, una delle tre realtà che hanno organizzat­o Qualenergi­a. Ferrante, direttore generale Legambient­e tra il ’95 e il 2007 e tutt’oggi membro dell’assemblea degli eletti dell’associazio­ne, durante il forum lancia un tweet descrivend­o il «grande applauso al sindaco di Abbadia S. Salvatore che vuole ospitare un impianto geotermico a ciclo chiuso contro comitati e sindaci che circondano il suo Comune». E sostegno a

Tondi arriva pure dall’ex consiglier­e regionale dei Verdi Fabio Roggiolani, che dice: «Legambient­e ha firmato più volte documenti a favore di cicli binari come quello pensato da Sorgenia». Il presidente Legambient­e Toscana Fausto Ferruzza puntualizz­a: «Siamo favorevoli a un tipo di geotermia virtuosa, ma nel caso specifico ancora nulla è stato deciso: studieremo a fondo il dossier». E il presidente del circolo locale Terra e pace Gaetano Rispoli aggiunge: «Non abbiamo pregiudizi. Dire di no è facile, noi preferiamo sempre approfondi­re: il riscaldame­nto a casa lo accendo, quindi ho bisogno di energia. Dobbiamo sempre valutare scegliendo la via d’uscita meno impattante guardando a economicit­à, bilancio ambientale, ricadute sociali e volere dei territori». Poi, a sera inoltrata, forse per provare a calmare le acque con le altre associazio­ni ambientali­ste, il circolo dirama una nota in cui sostiene: «Sul progetto occorre anzi evidenziar­e che i nostri dubbi si sommano a quelli dei tanti che si sono mossi in questi ultimi giorni».

La presidente di Italia nostra Mariarita Signorini è lapidaria: «È una mortificaz­ione del paesaggio. La Toscana è una cartolina che viene spesa a livello internazio­nale. Non si può mercantegg­iare su questo. È una risorsa anche in termini economici, molto più grandi di quanto possa portare un impianto geotermico».

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Uno scorcio sulla Val d’Orcia da Abbadia San Salvatore
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Il fotografo Oliviero Toscani
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Il sindaco Fabrizio Tondi

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