Favorevole «Impatto ridotto È chi si oppone a creare un danno ambientale»
Presidente della Fondazione Symbola, ex parlamentare, presidente onorario di Legambiente, Ermete Realacci è da sempre ambientalista. Ma non «integralista».
Onorevole Realacci, cosa pensa dello scontro attorno al progetto di un impianto geotermico ad Abbadia San Salvatore? Un progetto che divide anche gli ambientalisti?
«Non conosco nel dettaglio il progetto ma ho letto della questione e so che si tratta di un impianto a circuito chiuso (i vapori estratti, una volta impiegati, non sono liberati nell’atmosfera ma reimmessi nel bacino con un circuito di ritorno, ndr)e quindi un impianto di impatto ridotto. Forzare la polemica, usare toni smodati è un errore, non serve, è inutile».
Perché la forzatura polemica non serve?
«La geotermia è un’energia da utilizzare, non solo in Toscana ma in tutto il Paese, e si può farlo con le tecnologie più evolute, come appunto quelle di impianti a circuito chiuso. Che onestamente non sono un pericolo né per l’ambiente, né per il futuro. Per questo sottolineo che certi toni sono un errore. Le cose si possono fare e fare bene, nessuno pensa ad esempio a impianti in piazza del Campo a Siena o dei Miracoli a Pisa... ».
Perché sembrano inconciliabili, almeno per i comitati e certi ambientalisti, sviluppo e ambiente?
«Non c’è alcuna contraddizione, anzi, e lo ripeto da tempo. Anche come Fondazione Symbola abbiamo evidenziato nel nostro rapporto 2018 fatto con Unioncamere sono oltre 345.000 le imprese italiane dell’industria e dei servizi che hanno investito nel periodo 2014-2017, o prevedevano di farlo entro la fine del 2018, in tecnologie e prodotti green per ridurre l’impatto ambientale, risparmiare energia e contenere le emissioni di CO2. Sono quasi un terzo del totale e sono le più innovative, quelle che esportano di più e di conseguenza producono più posti di lavoro».
Cosa fare quindi?
«Il vero problema è che non si può pensare di sostituire le energie da combustibili fossili con il niente: servono impianti eolici, solari e biogas. Ma se ogni volta si parla di un impianto a biogas come fosse una centrale nucleare... evocando spettri inesistenti si fa solo il gioco della vecchia economia, del consumo del pianeta. E questo è un errore capitale. Fare polemiche smodate serve solo alla vecchia economia».