Tramvie, il mezzo flop della 2
Quasi 2 milioni di passeggeri in meno del previsto. Ma Palazzo Vecchio: avanti tutta
Alla tramvia mancano un milione e ottocentomila passeggeri. O almeno, mancano rispetto alle previsioni, guardando le proiezioni da qui a fine anno. Ed è un tema di peso, anche economico, perché passeggeri mancanti significano anche meno entrate rispetto al piano economico finanziario su cui si regge il sistema di finanziamento della costruzione e gestione delle due linee fiorentine attive, che potrebbe costare qualche centinaio di migliaia di euro al Comune. I conti li ha fatti l’Osservatorio Lavori tramvia di Firenze, estrapolando i dati del Comune di Firenze. Da Palazzo Vecchio trapela però ottimismo, la differenza secondo loro potrebbe essere recuperata, comunque, da qui a fine anno. Ma forse, più che questo, fa impressione il fatto che non ci sia stato il «boom» della linea 1. E ci si inizia a domandare perché. Forse, è il resto della città, dove erano previste opere mai realizzate, ad avere pesato in questa frenata. Dalla Foster al nuovo Student Hotel di viale Belfiore, fino al parcheggio scambiatore di viale Guidoni.
I conti effettivi, scrivono i tecnici (ed appassionati) di tramvia dell’Osservatorio, vedono «poco meno di 28 milioni di passeggeri», da inizio anno ad ottobre scorso. L’analisi che fanno è questa: «La Linea 1 (Careggi-Villa Costanza, ndr) ha avuto una leggera flessione registrando una media di 2.038.876 al mese pari a -2,8% mentre per la linea 2 si galoppa al +6,5% con una media di 841.549». Ovviamente, il confronto rispetto al 2018 è possibile solo per la linea 1, che «nei mesi di agosto e settembre ha perso 250.000 passeggeri ma ha segnato ad ottobre un 2.560.312» di passeggeri, un «record storico». E la linea 2? Al momento, per la Peretola-Stazione, aperta a febbraio scorso, il record è «1.056.123 registrato a settembre», raggiunto con un’escalation: dai 437.404 di febbraio, quasi raddoppiati a marzo quando sono stati raggiunti i 874.397 passeggeri, rimasti però sotto gli 800 mila a luglio ed agosto, risaliti poi a settembre ed ottobre sopra il milione di passeggeri. Numeri importanti, per capire non solo l’uso e l’effetto, ma anche le prospettive: perché il piano economico finanziario, a regime, prevedeva «37 milioni di passeggeri annui» che «al momento sembrano irraggiungibili» scrivono nel loro post su Facebook quelli dell’Osservatorio. Più probabile raggiungere l’obiettivo intermedio, di avvio, previsto per il 2019, di 35 milioni: «Ma serve uno sprint», ammettono i tecnici.
Da Gest, però, anche se confermano che la linea 2 è sotto, sono convinti che la progressione continuerà. E la linea 1 è molto sopra le previsioni. Ma perché la linea 2 è sotto? Tutti paiono avere la stessa interpretazione: perché le indicazioni su quanti passeggeri sarebbero saliti erano basate su alcune infrastrutture e scelte di parcheggi che mancano all’appello. Intanto, la fermata Ponte all’Asse era pensata per la stazione Foster, i cui destini sono ancora rinviati: e da lì, di passeggeri, ce n’è da aspettarsene pochi per anni. Alla fermata Belfiore, si aspetta che apra l’albergo di Student Hotel. Ma soprattutto, era previsto un parcheggio scambiatore alla fermata Guidoni: ora ci sono solo 250 posti, a gennaio arriveranno a 350: ma fino a che non ci andranno tanti bus turistici (si pensa ad uno sconto del ticket) e quelli extraurbani, non si avrà lo stesso effetto avuto a Villa Costanza. Per arrivare ai 1.500 posti previsti, ci vorrà ancora tempo.
28 milioni
Sono i passeggeri che hanno utilizzato le tramvie tra inizio anno e il mese di ottobre 37 milioni È la soglia dei passeggeri annui necessaria per sostenere il piano economico finanziario delle tramvie