La Hollberg in cattedra nella Harvard sulle colline
L’ex direttrice dell’Accademia insegna a Villa I Tatti. Aspettando la chiamata del ministro
In questi giorni e da questa estate la si incontra spesso in città. Cecilie Hollberg a Firenze è voluta restare malgrado tutto — malgrado a metà agosto la riforma Bonisoli abbia azzoppato la Galleria dell’Accademia che lei dirigeva togliendole l’autonomia e molti abbiano pensato che sarebbe tornata in Germania. E forse ha avuto ragione visto che in molti, ora che l’autonomia sta per tornare, la danno quasi per certa di nuov0 alla guida del museo del David. Ma non pensate che in questi mesi sia stata con le mani in mano.
Da novembre, e fino al prossimo maggio, Hollberg è diventata visiting professor a Villa I Tatti a Vincigliata. L’Harvard Center for Italian Renaissance Studies, che ha sede nella residenza che fu di Bernard Berenson, l’ha accolta per un semestre di corsi che lei ha deciso di dedicare al racconto di quanto tra la fine del 2017 e l’inizio del 2018 aveva portato in Galleria. In sostanza ha riconvertito in corso una mostra che lei sostenne con grande entusiasmo e che, s’intitolava Tessuto e ricchezza a Firenze nel Trecento. Lana, seta, pittura.
L’aveva ideata e curata «per offrire ai visitatori — aveva detto allora — la possibilità di immergersi tra stoffe, tessuti preziosi e fastose pale dorate che testimoniano la grande tradizione artigianale e artistica di Firenze. Opere e manufatti che costituiscono le radici più profonde della moda che ancora oggi ha in Firenze uno dei centri di maggiore creatività al mondo».
Quella mostra non era soltanto un omaggio alle grandi capacità artigiane delle corporazioni del settore — di Calimala e di Por Santa Maria — ma un viaggio anche fra le invenzioni pittoriche del tempo, con opere dello Starnina tra le altre, che quelle lane e quelle sete riproducevano.
Per quell’esposizione era uscito anche un catalogo edito da Giunti. Tutto materiale ora riutilizzato per il semestre da visiting professor appena iniziato. In attesa di apprendere da Roma — a inizio del prossimo anno — se la già direttrice dell’Accademia ritornerà a guidare la Galleria, sapere che lei intanto ha dato nuova vita a quel recente progetto getta nuova luce sul suo lavoro. E manifesta la sua attitudine a promuovere una visione della cultura ecologica, in cui il già visto trova nuova vita. Corsi e ricorsi di una storia recente.