C’è una casa (dei libri) nel bosco. A Lucignana
Il sogno di Alba Donati è realtà: «Spero di essere riuscita a valorizzare il mio borgo»
«Il mio desiderio è partire dal basso, dai bambini: spero di fargli capire come nel nostro paese non esista solo il campetto da calcio, ma anche un luogo misterioso dove si possono imparare tante cose». È emozionata Alba Donati, poetessa, critica letteraria, presidente del Vieusseux, nell’annunciare l’apertura della libreria Sopra la Penna a Lucignana, piccolo borgo di circa 170 anime arroccato su una collina del comune di Coreglia Antelminelli, nella Valle del Serchio. Alba infatti — nonostante gran parte della sua attività si svolga a Firenze — è originaria di questo paese, a cui è legatissima, «Perché qua — spiega — mi sento più me stessa, in maggior sintonia con le persone, respirando naturalezza».
L’inaugurazione della libreria, nata da una collaborazione con l’architetto Valeria Ioele, sarà oggi, poi resterà aperta nei weekend (orario 10–18) per tutto dicembre, prima della pausa invernale la cui fine – in primavera – segnerà la piena operatività di un luogo che punta ad organizzare incontri, presentazioni di libri, corsi di scrittura elaborati con la Scuola Fenysia, ponendosi come un nuovo punto di riferimento culturale e di aggregazione per Lucignana e non solo. Il progetto è nato mesi fa attraverso il lancio di una campagna di crowdfunding che ha permesso di raccogliere quasi 12 mila euro, utilizzati per l’acquisto di una piccola struttura che grazie all’aiuto delle amiche Tiziana e Donatella, del falegname Giovanni e dell’architetto Giacomo si è trasformata in una casetta delle favole affacciata su un’ampia vallata, dove sarà possibile leggere e scambiarsi opinioni magari sorseggiando un buon thè. Il terreno su cui è sorta la libreria è di proprietà di Alba e per i lavori è stata aiutata da tutti i compaesani: «Più che amiche — dice — qua ho tante sorelle. La nostra è una comunità speciale, molto unita». La scorsa estate da queste parti era salito anche Vittorio Sgarbi, durante uno dei suoi tour in terra lucchese, il quale aveva avuto parole di elogio per questo progetto. «All’interno della libreria – conclude Donati – ci sono i miei autori preferiti: si spazia dalla narrativa alla poesia, attraverso la saggistica, noir e libri per l’infanzia, ma non solo: abbiamo dato spazio a tanti oggetti letterari come la marmellata di mele renette di Virginia Woolf, il thè di Jane Austen e le tazze di Alice, collane con le parole di Sylvia Plath o con i fiori di Emily Dickinson e mazzi di rose dalle pagine di
Orgoglio e pregiudizio. Volevo fare una cosa davvero mia, che valorizzasse il paese. Spero di esserci riuscita».