Corriere Fiorentino

Un Chiesa in più per ritrovare la strada del gol

Oggi si sfidano due degli attacchi meno prolifici del campionato Tra i viola rientra Chiesa, Montella cambia modulo e rinforza il centrocamp­o con Benassi

- di Matteo Magrini

Specchio specchio delle mie brame, chi è la più delusa del reame? La domanda, è lecita. La risposta, complicata. Da una parte la Fiorentina, reduce da tre sconfitte consecutiv­e. Dall’altra il Torino che, nonostante abbia appena ritrovato la vittoria (0-1 sul Genoa) è molto lontano da dove sperava di essere.

Pensando alle ambizioni estive probabilme­nte, è proprio la banda di Mazzarri ad aver deluso di più. Da quelle parti infatti, dopo lo straordina­rio girone di ritorno della passata stagione, miravano dritti all’Europa. La Fiorentina no. Di certo c’è che sono due formazioni alla disperata ricerca di un po’ di serenità, con i due allenatori finiti nel mirino dei rispettivi tifosi e costretti, domenica dopo domenica, a guadagnars­i la conferma. Montella, soprattutt­o. «Ha la mia fiducia — ha ripetuto ieri Commisso — ma le ultime tre partite non mi sono piaciute. Vediamo giorno per giorno, a partire da Torino».

Superato il primo esame insomma (contro il Cittadella) per l’aeroplanin­o arriva la prova del...nove. E qua veniamo ad un altro aspetto che accomuna le due squadre. A quell’enorme difficoltà nel trovare la via del gol. Sono diciotto, le reti segnate dalla Fiorentina. Peggio ancora (16) ha fatto il Torino. In pochi, in Serie A, segnano meno. Un problema serio che, per quanto riguarda la squadra di Montella, ha una motivazion­e abbastanza semplice: non ci

❞ Commisso L’allenatore ha tutta la mia fiducia, ma le ultime tre partite non mi sono piaciute

sono attaccanti da doppia cifra. Non lo è mai stato Ribery, forse lo diventerà Vlahovic, Pedro resta un punto interrogat­ivo e, per il momento, non lo è Chiesa. Oggi però, per Federico ci sarà l’occasione per invertire la rotta. Dopo le polemiche delle ultime settimane infatti, è pronto a riprendere il cammino bruscament­e interrotto.

Non sarà ancora al 100 per 100, ma ha voglia di spaccare il mondo e, raccontano dal centro sportivo, ha pure ritrovato la voglia di sorridere. Il «25» farà da spalla a Vlahovic, alla quinta di fila da titolare e alla ricerca dei gol smarriti (a Cagliari) e invano inseguiti sia col Lecce che col Cittadella. Niente da fare, invece, per Ribery. Per lui (forse) appuntamen­to al big match della prossima settimana con l’Inter. La grande novità però, sta nel modulo. Montella infatti, è pronto a varare il rombo. Un modo per infoltire il centrocamp­o, confermand­o Benassi, ma senza rinunciare a Badelj.

L’idea insomma, è quella di proporre il croato come vertice basso, supportato da Pulgar e dall’ex Toro, con Castrovill­i vertice alto. Un abito, il 43-1-2, che tra l’altro sembra fatto su misura per Ever Banega (31 anni) per il quale l’accordo col Siviglia (dopo aver raggiunto quello col giocatore) è ogni giorno più vicino. Ieri, in questo senso, sono arrivate conferme pesanti anche dall’Argentina. In difesa, invece, sarà Caceres a spostarsi sulla destra (fuori Lirola), con Dalbert a sinistra e la coppia Milenkovic-Ceccherini (sempre out Pezzella) in mezzo. Una difesa che non dovrà vedersela con Belotti. Eccolo, il vero guaio per Mazzarri. Perché delle poche reti segnate dai suoi (16 appunto) ben 7, quasi il 50%, le ha fatte il Gallo. Ci sarebbe Zaza (2 centri) ma la sua presenza da titolare è tutt’altro che scontata. La sensazione infatti, è che il Toro possa giocarsela senza... corna, con Berenguer finto nove e Verdi a sostegno. Torino, e Fiorentina. Stessi problemi, stesso obiettivo. Senza bomber, ma obbligate a vincere.

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Vincenzo Montella, allenatore della FIorentina A destra Federico Chiesa, che oggi rientra dopo un lungo stop
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