Corriere Fiorentino

La casa d’aste prima nel 2019 in tutta Italia

Vendite per quasi 44 milioni di euro grazie ai tesori di Tanzi, a Picasso e a un vaso cinese

- Mauro Bonciani

Il 2019 rimarrà nella storia della casa d’aste fiorentina Pandolfini, fondata nel 1924. Grazie a quasi 44 milioni di euro di vendite in dodici mesi ha realizzato infatti il migliore risultato mai ottenuto in Italia da una casa d’aste italiana, confermand­o la sua posizione di prima azienda «azzurra» del settore, una delle prime in Europa per volumi di vendite.

Il risultato è frutto delle ottime performanc­e di tutti i settori, in particolar­i di gioielli (un anello di platino con diamante ha realizzato 306.000 euro) e orologi, ma anche della super asta «Tesori ritrovati, impression­isti e capolavori moderni da una raccolta privata» che ha messo in vendita quadri che erano di Callisto Tanzi, il patron di Parmalat, incassando quasi 13 milioni di euro, con «Nature morte au citron a l’orange et au verre» di Picasso passata di mano per 2,1 milioni. Il risultato complessiv­o è stato di 43,7 milioni, merito anche di sezioni più di «nicchia» ma emergenti come i vini pregiati e da collezione o dei dipartimen­ti come quelli di archeologi­a e arte orientale. «Il record è frutto di un progetto nato circa dieci anni fa e che ha portato Pandolfini a essere in Italia la casa d’aste con più incassi con il minor numero di lotti, grazie alla qualità dell’offerta — sottolinea Pietro De Bernardi, ad di Pandolfini — Il venduto di 43.750.000 euro è il più alto mai raggiunto da una casa d’aste in Italia negli ultimi 20 anni». Prossima

sfida, l’Europa: «Il nostro obiettivo per il futuro prossimo ha orizzonti più ampi e guarda al livello europeo dove già oggi siamo tra le prime dieci case d’asta».

Il singolo pezzo venduto a prezzo più alto non è stato Picasso, ma un vaso cinese in porcellana del periodo Qianlong, aggiudicat­o a 2.569.500 euro. E dopo Picasso, ancora un pezzo cinese, una ciotola Ming, XV-XVI secolo, venduta a 1,5 milioni, seguita da una tela di Van Gogh a 800.000 euro.

L’ad Pietro De Bernardi

«Il record è frutto di un progetto nato circa dieci anni fa che ci ha portati a fare più incassi con meno lotti grazie alla qualità dell’offerta»

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