Corriere Fiorentino

Il caffè di Giuliano

Il presidente viola: «Pensavo si potesse fare più veloce». Nardella: «Noi stiamo andando avanti»

- Fatucchi, Magistrato

«Sono deluso perché pensavo che si potesse fare più veloce, ora ho capito che qui ci vuole tempo per fare le cose». Rocco Commisso, presidente della Fiorentina da sei mesi, si arena sul nuovo stadio. E, a malincuore, è costretto a mettere il freno a quel «fast, fast, fast» con cui aveva accompagna­to il suo arrivo a Firenze.«Ma — sottolinea — credo di partecipar­e al bando per i terreni della Mercafir, anche se la decisione la prenderò dopo aver analizzato i dettagli del bando che sarà pubblicato dal Comune».

Martedì l’incontro di due ore con il sindaco Dario Nardella, ieri una conferenza stampa fiume, in cui Commisso ha cercato di spiegare le sue ragioni e i suoi obiettivi. Mostra subito la tabella dei ricavi dei primi 20 club europei stilata da Deloitte: «La media — sottolinea — è di 417 milioni tra diritti Tv, commercial­e e ricavi delle gare, quelli della Fiorentina sono solo di 84 milioni: perciò come possiamo competere? Dobbiamo avere uno stadio che ci porti a certi ricavi e a fare più soldi quando c’e la partita». Sì, ma dove costruirlo? «Io vorrei farlo a Firenze — afferma Commisso

— ma le condizioni devono essere giuste. Ho tre necessità, velocità, controllo e prezzi giusti altrimenti non lo faccio». E sulla Mercafir, in particolar­e, queste tre condizioni non le vede. Il presidente viola non ha nulla contro il sindaco («Ho grande rispetto per lui, fin dal primo giorno. Ci siamo visti ancora e nel rapporto non è cambiato nulla») ma sulla soluzione Mercafir ha maturato l’idea «che non è ottimale, non solo i 22 milioni sono troppi ma ci sono altri costi non considerat­i: l’Imu, la ristruttur­azione del mercato e altri oneri ancora che potrebbero arrivare». Sulla perizia dice: «So che è stata fatta dall’agenzia Praxi, ma alla Juve ha stimato 25 milioni per 35 ettari, a noi 22 milioni per 14. Magari la cifra può essere mitigata con altre cose, vediamo cosa esce dal bando, nei limiti della legge».

Commisso non esclude neanche la concession­e dell’area, sulla scia di altri club: «La Juventus e l’Udinese ce l’hanno per 99 anni, il Bologna per 40» e chiede un aiuto alla città, proprio in base a quanto gli hanno riferito le altre società: «A Bologna lo scorso week end mi hanno detto che la città darà a Saputo un incentivo di 30 milioni, il Sassuolo ha comprato lo stadio a 4 milioni, spendendon­e altri 8: sono 12 milioni per uno stadio di proprietà. Insomma ho bisogno che il Comune ci aiuti a fare le cose. Non parlo poi dell’America, dove ci sono tanti esempi di contributi e sgravi fiscali. in Italia il calcio è un’industria, la politica deve aiutare chi come me vuole investire e fare le infrastrut­ture, non possiamo essere la quarta o quinta lega d’Europa». Tornando alle soluzioni, per il Franchi c’è l’ostacolo soprintend­enza: «Bravissima a dirci cosa potevamo fare a Bagno a Ripoli, invece sul Franchi è stato detto solo a voce che non si possono abbattere le curve. So solo che a Bologna è stato concesso di abbatterle e a Firenze no, non capisco». Per restaurare il Franchi occorre pensare a un’area commercial­e intorno: «Nel lavoro fatto da Casamonti si parlava di 15 mila metri quadrati ma ne servono di più, eventualme­nte c’è tutta l’area dietro, fino ai campi di baseball, ma sta alla città dirlo. Un progetto di restyling a oggi non c’è, ma magari da domani cominciamo a ripensarci se ci dicono cosa si può fare e cosa no». Sulla preferenza però Commisso non si nasconde: «Oggi per me l’opzione migliore è fare uno stadio nuovo e moderno e la burocrazia dovrebbe spianarci la strada».

E il Comune cosa dice? Prima dell’uscita di Commisso, Nardella aveva sottolinea­to che «la collaboraz­ione con la Fiorentina è sempre costante e positiva: noi andiamo avanti con il cronoprogr­amma che ci siamo dati: proprio in questi giorni stiamo predispone­ndo il bando per l’area della Mercafir, inoltre presentere­mo nei prossimi giorni agli operatori del mercato il masterplan per il nuovo mercato. Quindi stiamo andando avanti a passi veloci e molto concreti».

❞ L’area Mercafir non è ottimale, ho posto tre condizioni ma per ora non ci sono Il Franchi? Ci hanno detto no una volta, possibile che rivedremo il progetto

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Rocco Commisso, presidente della Fiorentina

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