Corriere Fiorentino

Smog, dal primo gennaio limiti sforati quasi cento volte

Oggi i primi dati dopo il blocco dei mezzi inquinanti

- Antonio Passanese

Una cappa di smog soffoca Firenze e il suo hinterland dalla vigilia di Capodanno. E anche le rilevazion­i effettuate ieri dalle sette centraline dell’Arpat, nel capoluogo e nella Piana, confermano che siamo ancora in emergenza, con il livello di polveri sottili che invece di scendere — come dimostrano i dati del 7 gennaio — aumentano sempre più superando di continuo il limite fissato dalla legge a 50 microgramm­i al metro cubo, soprattutt­o a Scandicci (53) e Signa (69). Il Sistema nazionale per la protezione dell’Ambiente fa sapere che le criticità non si registrano solo a Firenze ma in tutta la Toscana, regione in cui dall’inizio del 2020 ci sono stati quasi 100 superament­i del limite di Pm10 nelle principali aree pianeggian­ti, con punte anche superiori al doppio dei 50 microgramm­i.

Per questo, le amministra­zioni di Firenze, Bagno a Ripoli, Scandicci, Sesto, Calenzano, Signa, Lastra e Campi, confermano il blocco fino a domenica 12 gennaio dei mezzi più inquinanti — ovvero gli scooter a due tempi Euro 1, le macchine a benzina Euro 1 e diesel Euro 2 e 3, ed anche i furgoni diesel per il trasporto merci Euro 1 e 2 — che non potranno circolare nei centri abitati dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30 (sono esclusi i mezzi delle forze dell’ordine, di Alia, della Asl, delle associazio­ni di volontaria­to e per il trasporto disabili).

«È un provvedime­nto obbligato quando si sforano per più giorni consecutiv­i determinat­i livelli, e non è isolato perché riguarda gran parte dell’Italia. A Firenze — ha detto l’assessore Cecilia Del Re — era andata bene, poi è scattato questo sforamento nella zona di Lastra a Signa». Sull’inquinamen­to non è importante solo il «tema della mobilità ma anche quello del riscaldame­nto. Per questo come annunciato dal sindaco stiamo lavorando, con la Regione Toscana, a incentivi per poter sostituire le caldaie. Sul lato della mobilità abbiamo già fatto tanto, la Regione lo ha riconosciu­to perché con le tramvie tutti i livelli di Pm10 sono notevolmen­te scesi».

Le previsioni del tempo non lasciano molte speranze in un cambiament­o del quadro, almeno a breve. E continuand­o così, a Firenze e in tutto il suo hinterland, si va verso divieti più severi.

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La Municipale al lavoro per i controlli

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