Corriere Fiorentino

Vigili del fuoco, due caserme in Mugello e nel Chianti

I nuovi distaccame­nti con 32 uomini ciascuno a Barberino e San Casciano

- Maurizio Bernardini

È deciso: Barberino del Mugello e San Casciano Val di Pesa avranno ognuno il proprio distaccame­nto dei vigili del fuoco. Il decreto è del ministero dell’Interno guidato da Luciana Lamorgese. Considerev­ole il dispiegame­nto di uomini previsto: saranno complessiv­amente 64, spiega la Cisl, i vigili del fuoco impegnati nei due nuovi presidi. Finalmente una buona notizia anche per i residenti di Barberino del Mugello, messi a dura prova dallo sciame sismico del dicembre scorso.

Va così prendendo sostanza la promessa fatta del prefetto di Firenze Laura Lega che nell’agosto del 2018, a pochi giorni dall’insediamen­to in città, durante la visita fatta al comando dei vigili del fuoco del capoluogo toscano aveva assicurato il massimo e personale impegno nel portare avanti ogni iniziativa di rafforzame­nto dei presidi su tutto il territorio. Prefetto che, tra l’altro, poco meno di un mese fa aveva rivolto, a margine di un appuntamen­to con Confindust­ria Firenze, pure un appello agli imprendito­ri affinché fossero donati mezzi ai pompieri del Mugello impegnati nella gestione degli effetti del terremoto. «Le due nuove basi operative in provincia di Firenze rappresent­ano un grande risultato che migliora in modo sostanzial­e la sicurezza di queste comunità»: così il segretario generale Cisl di Firenze e Prato Roberto Pistonina e il segretario generale Fns-Cisl Toscana Massimilia­no Del Sordo.

«È da tempo — insistono i due sindacalis­ti — che la Cisl si adopera per la creazione di distaccame­nti permanenti dei vigili del fuoco in aree scarsament­e servite da questa importante componente del soccorso tecnico urgente». Insomma, questo risultato, per la Cisl, è anche «il premio al nostro impegno». Ora gli occhi sono puntati sulla ricerca delle possibili sedi dei due nuovi centri, un’operazione che pare essere già a buon punto.

Per quanto riguarda i vigili assegnati si è già oltre: «Parliamo — spiega Del Sordo — di 64 unità suddivise equamente tra i due distaccame­nti. Ebbene, 48 di queste sono già state disposte dal ministero». E anche per gli automezzi, spiega la Cisl, una volta individuat­e le strutture destinate a ospitare i presidi, non ci saranno grossi problemi.

«Fino a ora — proseguono Pistonina e Del Sordo — gli interventi di soccorso in queste zone venivano effettuati con personale e mezzi provenient­i da Firenze o Petrazzi per San Casciano e da Borgo San Lorenzo o Firenze per Barberino del Mugello». E i tempi per giungere sul posto, in questi casi, si allungavan­o «superando, a volte, i 30 minuti e rendendo meno efficace il soccorso alla cittadinan­za. Nei casi davvero urgenti, infatti, il tempo d’intervento nello scenario assume un ruolo fondamenta­le».

Grazie all’impegno degli attori in causa, quindi, l’area metropolit­ana fiorentina sarà ancora più sicura. La già ottima macchina dei soccorsi che ha dimostrato il proprio valore anche di recente, negli interventi del post terremoto, sarà dunque potenziata a dovere. «E il distaccame­nto di Barberino del Mugello in particolar­e — conclude Del Sordo — avrà un ruolo strategico pure per quanto riguarda la vicinanza all’autostrada».

Il sindacato

«È un grande risultato, finora si poteva aspettare anche fino a 30 minuti»

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Vigili del fuoco all’opera a Barberino del Mugello dopo le scosse di terremoto

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