Entrambi immaginano una rivoluzione profondamente pacifista ed ecologica
Cosa accomuna Tolstoj e Gandhi? Lo scrittore russo Lev Tolstoj era vegeteriano. E credeva fortemente che il miglioramento del mondo e della società passasse anche da un rinnovato equilibrio tra l’uomo e la natura, un secolo e mezzo prima dei movimenti ecologisti. Il Mahatma Gandhi propugnava una rivoluzione pacifista e vicina alla natura.
Un anno prima della morte dell’autore di Guerra e Pace, tra i due nacque un carteggio, proprio legati a questi temi, oltre ad argomenti di filosofia, religione e politica. Da questa amicizia di penna la regista e documentarista russa Galina Evtushenko, già apprezzata autrice de L’Italia di Puskin, ha tratto il film Tolstoj e Gandhi – Doppio ritratto che stasera verrà a presentare in sala agli spettatori del cinema Odeon di Firenze (alle 20.15) con a seguire la proiezione in lingua originale sottotitolata. Tolstoj e Gandhi si ritrovano a parlare di «rivoluzione» pochi anni prima dell’insorgere delle grandi rivoluzioni marxiste del Novecento, dalla Russia alla Cina al Vietnam.
Ma loro immaginano un modo di essere «rivoluzionari» profondamente pacifista e, si direbbe oggi, ecologico, in antitesi sia al socialismo che al liberalismo economico, anche se egualmente critico del modello occidentale come lo è stato il marxismo. Alla serata partecipano Rocco Altieri, docente di Teoria della prassi della nonviolenza all’Università di Pisa, fondatore e presidente del Centro Gandhi di Pisa e direttore dei Quaderni di Satyagraha e l’associazione La Fucina della Nonviolenza, nata intorno alla figura del sociologo ed attivista Alberto l’Abate, docente di Sociologia dei conflitti e ricerca per la pace dell’Università di Firenze. Incontro e proiezione fanno parte del ciclo «One World University: incontri tra Oriente e Occidente» curato da Gloria Germani, proprietaria del cinema Odeon, in collaborazione con l’Università del Kerala in India, e ha per tema la domanda «Come capire e uscire dal collasso climatico?» tra crisi ecologica, economica ed esistenziale vissuta in chiave di incontro multiculturale. Nei prossimi appuntamenti da febbraio verranno analizzati il tema dello sviluppo sostenibile in mare, ecologia quantistica, ecosofia ed ecofemminismo, lo yoga, il ruolo del femminismo in ecologia, gli incendi in Amazzonia e altri argomenti ancora.
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