«Isolare chi torna dalla Cina»
Invito del virologo Burioni alla Toscana. La Regione: seguiamo la linea del governo
È bufera sul caso delle 2.500 persone che in questi giorni stanno rientrando in Toscana dalla Cina. Un monito arriva dal noto virologo Roberto Burioni, secondo cui «è necessario che rimangano per 14 giorni in quarantena».
È bufera sul caso delle 2.500 persone che in questi giorni, secondo i dati del consolato generale cinese di Firenze, stanno rientrando in Toscana dalla Cina. Un monito arriva dal noto virologo Roberto Burioni, secondo cui «è assolutamente necessario che i 2.500 cinesi che rientreranno dalla Cina in Toscana rimangano per 14 giorni in quarantena, perché è l’unica arma di difesa che abbiamo per proteggerci dalla diffusione del coronavirus e non possiamo non usarla». E aggiunge: «Se anche una sola persona di queste 2.500 uscisse di casa e risultasse poi infetta si metterebbe a rischio tutto il lavoro di contenimento fatto finora. In questi casi credo sia mille volte più importante eccedere in prudenza che lasciare tutto alla faciloneria».
Il centrodestra, a livello toscano e nazionale, va oltre e attacca governo e Regione sulla mancata quarantena obbligatoria: «Non è una situazione che può essere risolta da misure fai da te», dice il consigliere regionale di Fdi, Paolo Marcheschi, che ha scritto al ministro Roberto Speranza e al capo della Protezione civile nazionale Angelo
Borrelli, mentre il coordinatore regionale del partito, Francesco Torselli chiede «i motivi per i quali la Toscana non applica i protocolli ministeriali», come a domandare il motivo per cui ci siano persone in isolamento obbligato alla Cecchignola di Roma, mentre ai 2.500 viene chiesta una quarantena solo su base volontaria. Erika Mazzetti e Stefano Mugnai, deputati di Forza Italia, hanno presentato un question time alla Camera per interrogare il ministero su «quali misure ha intenzione di prendere a tutela della sanuncia lute». «Il governatore Rossi avrebbe dovuto imporre, la quarantena obbligatoria», ha commentato il senatore di Forza Italia Massimo Mallegni. «Nelle ultime ore — deil deputato pratese di Cambiamo, Giorgio Silli — ho ricevuto in privato messaggi preoccupanti da parte di medici pratesi circa la mancanza di un’organizzazione chiara».
La risposta arriva dall’assessore regionale alla Salute, Stefania Saccardi: «La quarantena non spetta alle autorità sanitarie della Regione, che si attiene ai provvedimenti presi dal governo — dice — Oltre al rispetto delle indicazioni del ministero abbiamo comunque preso provvedimenti ulteriori, come l’ambulatorio all’Osmannoro che presenteremo domani (oggi, ndr), che sarà dedicato alla valutazione dei casi di persone provenienti dalle zone a rischio». Ad intervenire è anche il direttore della Prevenzione dell’Asl Centro, Renzo Berti: «Nella provincia di Zhejiang, da cui provengono molti dei cinesi residenti nella Toscana centrale, sono stati ad oggi accertati 1.271 casi di coronavirus. Ciò corrisponde a un’incidenza pari a 2 casi ogni 100.000 abitanti. Una situazione, insomma molto diversa da quella della provincia dello Hubei, dove si contano quasi 58.200 casi, pari a 9.860 casi ogni 100.000 abitanti — spiega — Tuttavia anche nello Zhejiang il governo cinese ha adottato misure che subordinano la possibilità di uscire dal Paese al superamento di specifici controlli sanitari. Controlli che sono previsti anche negli aeroporti italiani». Berti tuttavia ammette che «un provvedimento drastico come la quarantena obbligatoria deve tener conto di appropriate condizioni di alloggio e di isolamento, non sempre possibili». In altre parole, non c’è un luogo per isolare 2.500 persone e bisogna sperare che restino volontariamente a casa propria. «Abbiamo apprensione per l’entità delle cifre, ma si tratta comunque di persone che dovrebbero esser state in quarantena nel loro Paese — spiega il sindaco di Prato, Matteo Biffoni — I voli dalla Cina non possono atterrare in Italia, ma queste persone arriveranno presumibilmente con voli che fanno scalo in altri Paesi».
E mentre ad Arezzo la giunta comunale ha distribuito 350 dispenser di gel igienizzante antibatterico in tutte le scuole, la Regione ha diffuso i numeri degli studenti attualmente in auto-quarantena: 370 nell’Asl Centro (di cui 270 nel Pratese e 90 nel Fiorentino), 9 nella Sud Est e altre 9 nella Nord Ovest. Sono finora 17 i test compiuti alle Scotte di Siena su altrettanti casi sospetti in Toscana, tutti negativi.
❞ La Regione Non possiamo decidere noi e non sempre ci sono le giuste condizioni di alloggio e isolamento