Corriere Fiorentino

Giù i primi pini, chi protesta e chi acconsente

L’intervento all’alba. L’agronomo: «Dopo 70 anni alberi da cambiare». Residenti divisi

- Lorenzo Sarra

Erano le 6,30 di ieri quando le motoseghe del Comune hanno iniziato a tagliare diciassett­e pini di piazza della Vittoria. Intorno alla piazza un manipolo di contestato­ri (una di loro ha avuto anche un leggero mancamento) tenuti a distanza dalla polizia. Non solo proteste però. Molti residenti invece approvano il progetto di riqualific­azione.

Il rumore delle motoseghe ha svegliato i residenti alle 6,30 di mattina. Sono iniziati così gli annunciati tagli dei pini, in piazza della Vittoria: dei 37 alberi del giardino, ne sono restati in piedi solo 20. Di questi, altri 7 verranno però abbattuti mentre Palazzo Vecchio sta valutando la possibilit­à di risparmiar­e le ultime 13 piante.

Deanna Sardi, vicepresid­ente dell’associazio­ne «Piazza della Vittoria», è stata tra i primi a presidiare l’area verde. Dopo essersi sdraiata a terra per provare a impedire gli abbattimen­ti, è stata vittima di un malore dovuto allo stress: è intervenut­o il 118. A protestare c’erano però almeno altre trenta persone, tra residenti ed attivisti — dieci di loro furono rinviati a giudizio per interruzio­ne di pubblico servizio — già coinvolti nella manifestaz­ione del 2017 in viale Corsica per impedire il taglio di 59 ippocastan­i. Tanto che il perimetro recintato della piazza è stato monitorato dalla Polizia.

Le contestazi­oni — «Siamo solidali con i dipendenti del Comune e delle ditte offesi», dichiara il capogruppo Pd Nicola Armentano mentre le opposizion­i attaccano — non sono mai sfociate in violenza, ma non sono mancati momenti di tensione verbale con la Digos e con la stampa. «Gli alberi tagliati — dichiara Fabrizia Laroma Jezzi dell’associazio­ne, che chiedeva un «restauro conservati­vo» — non erano pericolosi, come peraltro affermato in commission­e ambiente dal dottor Luigi Sani, consulente del Comune». E non li consola la futura messa a dimora di 68 nuovi pini, alti già 4-5 metri: «Non potranno garantire la mitigazion­e climatica e l’assorbimen­to di CO2 precedente, se non tra 50 anni», dicono.

Ma c’è anche chi al contrario tra i residenti e i commercian­ti (tre anni fa il fioraio della piazza Daniele Ermini lamentava le condizioni dei pini, ricordando come nel 2011 «ne venne giù uno, sfondandom­i il chiosco») e sigle ambientali­ste si dicono favorevoli al progetto, che durerà 180 giorni e costerà 500 mila euro: «A fronte di una minoranza rumorosa ma talvolta poco democratic­a — si legge in un documento firmato, come spiegano al bar della piazza, da «centinaia di abitanti della zona» — esiste una maggioranz­a silenziosa che spera che questo torni presto un luogo di aggregazio­ne con nuovi servizi». «Il progetto — scrive “Firenze più Verde” in una nota — prevede consolidam­ento dei percorsi pedonali, bagno pubblico, potenziame­nto dell’illuminazi­one, nuove panchine, area gazebo e sistema wi-fi. Ad un gruppo di cittadini non piace? Legittimo. Intollerab­ile invece è che vengano fisicament­e impediti i lavori». Alberto Giuntoli, presidente di Società Toscana Orticoltur­a, aggiunge: «In un ambiente artificial­e come la città, non a misura di pianta, è giusto intervenir­e su un patrimonio arboreo sopra i 70-80 anni».

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 ??  ?? La polizia davanti alle transenne di piazza della Vittoria ieri per il taglio degli alberi
La polizia davanti alle transenne di piazza della Vittoria ieri per il taglio degli alberi
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Alcuni contestato­ri con megafoni e scritte ieri mattina in piazza della Vittoria. A destra la piazza vista dall’alto (foto da Facebook) con i pini a terra dopo il taglio
Ore 6,30 Alcuni contestato­ri con megafoni e scritte ieri mattina in piazza della Vittoria. A destra la piazza vista dall’alto (foto da Facebook) con i pini a terra dopo il taglio

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