Corriere Fiorentino

«Un ciak a Firenze? Mi piacerebbe tornare»

Carlo Verdone, il nuovo film e i ricordi in Toscana

- Laura Antonini

A Firenze e alla Toscana Carlo Verdone è legato da sempre. «Mio padre che scriveva di spettacoli negli anni ‘40 aveva intessuto rapporti culturali con grandi intellettu­ali di stanza a Firenze come Franco Zeffirelli, Cesare Brandi e Alfredo Bianchini», ricorda il regista dalle sale dell’Hotel Minerva di piazza Santa Maria Novella mentre presenta il suo ultimo film Si vive una volta sola, al cinema dal 26 febbraio, che lo vede protagonis­ta con Anna Foglietta, Max Tortora e Rocco Papaleo. È la storia di quattro medici uniti dalla profession­e e dall’amicizia. La scoperta della grave malattia di Amedeo (Papaleo) e la paura di dirgli la verità, li porterà a fare un viaggio in Puglia, «ricco di colpi di scena e dove — anticipa il regista — succederà di tutto». «Quando ho saputo che avrei presentato il film al Minerva mi sono emozionato perché proprio qui sono stato durante una delle mie prime tournée. Ero all’inizio di carriera e portavo sul palco del Niccolini ben 27 personaggi. Fu un autentico successo. La mia permanenza in città da 5 giorni fu di 4 settimane. Conservo un ricordo molto poetico e vivo di questo albergo ai tempi connotato da uno stile delabré. Avevo una stanza scomoda e soprattutt­o un vicino di camera rumoroso, Mario Merola, che mi svegliava presto con la sua imponente voce. Un giorno glielo dissi a pranzo, ma ero pressoché sconosciut­o: mi trattò male, la mia richiesta non sortì effetto e intimorito gli chiesi persino scusa». Un legame quello con Firenze e la Toscana coltivato dal regista nel tempo. Negli anni ‘90 Bagno Vignoni e Siena

Consideraz­ioni «Per girare qui ci vuole il soggetto giusto, il rischio è che la città si prenda la scena»

compaiono in Al Lupo al lupo, «dove ripercorsi il tragitto spesso fatto in famiglia nel periodo della mia infanzia». E come non ricordare la vista di Firenze dal terrazzo dell’albergo da dove Ivano cerca di «individuar­e» lo stadio in Viaggi di Nozze?. «Firenze e la Toscana sono bellissime — dice Verdone — e in futuro se ci sarà la possibilit­à di fare una capatina, mi farebbe piacere. Le riprese di Si vive una volta sola mi hanno portato in Puglia e ho notato che girare fuori dalla mia Roma, ha conferito al film un’atmosfera rilassata. Per questo cercherò di ripetere questa esperienza in altre città. Con Firenze però bisogna avere un occhio di riguardo per far vedere luoghi non visti perché tutti la conosciamo; allo stesso tempo per girare un film qui serve un soggetto giusto. Il rischio è che sia la città a tenere la scena e a trasformar­si in unica protagonis­ta».

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